L’accusa è di aver dato alle fiamme, nella vigilia di Natale 2015, l’ufficio protocollo del comune di Comiso. Dopo qualche mese di indagine sono finiti in manette il 48enne Carmelo Ricca di Vittoria e il 60enne venuzuelano Michele Mario Sidoti.

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Secondo gli inquirenti i due uomini avrebbero appiccato l’incedio con l‘intento di distruggere una cartella fiscale di circa 8 mila euro che un loro parente avrebbe dovuto pagare.

I due arrestati sono due pluripregiudicati comisani: Ricca sorvegliato speciale con precedenti di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, rapina, ricettazione, porto abusivo di armi e Sidoti Michele Mario con precedenti per associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, ricettazione, truffa, emissione di assegni a vuoto.

In base a quanto raccolto dalle indagini della squadra mobile e della digos, sarebbe stato Ricca, il più giovane dei due, a sfondare la porta e ad appiccare l’incendio cospargendo di benzina l’ufficio. L’altro complice sarebbe rimasto in macchina, se è vero che Ricca, sorvegliato speciale, non era in possesso di patente.

Sidoti, dunque, guidava la macchina, Ricca parzialmente travisato scendeva con un bidone in mano, entrava al Comune, sfondava alcune porte e cospargeva la benzina sui documenti per poi dare fuoco e fuggire.

Davvero complesse le indagini degli inquirenti, dato che l’ufficio protocollo era andato completamente distrutto. Durante i controlli, però, è stata trovata una cartella esattoriale di 8000 mila euro a carico di un familiare dei due indagati, emessa perché il trasgressore aveva firmato assegni a vuoto per migliaia di euro a danno dei creditori.

I due uomini sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Ragusa.