Le auto fiammanti e i modelli di lusso erano venduti in nero. E’ quanto scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa che a Ispica hanno denunciato un rivenditore (e un’altra persona) che in una concessionaria abusiva negli ultimi anni, ha venduto circa 350 autovetture commercializzate in nero.

L’imprenditore, risultato disoccupato, era intestatario di oltre 200 auto. Per fare affari, l’uomo, non si avvaleva di alcuna pubblicità ufficiale, né tantomeno disponeva di uno di quei raffinati autosaloni dove gli acquirenti vengono invogliati all’acquisto di macchine tirate a lucido, ma poteva contare su un consolidato passaparola tra i clienti della provincia Iblea e non solo. I prezzi al pubblico erano infatti più che vantaggiosi, proprio perché ogni obbligo tributario veniva puntualmente “dribblato” ormai da anni.

Le indagini, sviluppate partendo da serie di appostamenti e pedinamenti, hanno condotto subito alla scoperta della concessionaria abusiva, senza autorizzazioni, a ridosso del centro abitato di Ispica, dove sono state trovate oltre 50 auto usate, esposte per la vendita.

Dalla verifica fiscale sono emersi ricavi non contabilizzati dal 2010 per oltre 700 mila euro, omesse fatturazioni ed Iva non versata superiore a 45.000 euro. L’imprenditore era un evasore totale da cinque anni.

Ad essere ascoltati negli uffici delle Fiamme Gialle circa un centinaio di clienti che, negli anni, hanno acquistato i veicoli dalla concessionaria in argomento. Tutti hanno confermato come l’uomo accettava solo pagamenti tramite denaro contante e, dunque, in alcun modo tracciabili.

Anche 49 clienti sono stati denunciati per avere fatto pagamenti in contante sopra soglia, in violazione delle prescrizioni di legge che disciplinano il trasferimento di denaro contante. La soglia fissata nei pagamenti è di un importo massimo pari a € 2.999,99.

I finanzieri hanno fermato la truffa parallela che l’uomo da oltre 4 anni aveva messo in piedi nel corso dell’esercizio abusivo della vendita di autoveicoli. Godendo di alcune agevolazioni spettanti solo ai regolari concessionari, con alcuni raggiri, l’imprenditore ha ottenuto un indebito risparmio di circa 50.000,00 euro, non pagando l’imposta di trascrizione sul pubblico registro automobilistico (l’Ipt.) durante le operazioni di acquisto di numerosissimi autoveicoli usati.

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