Un caso di caporalato è stato scoperto da carabinieri della compagnia di Ragusa e del Nil ad Acate durante una serie di apposite ispezioni. In un’azienda agricola di contrada Dirillo è stato trovato un bracciante romeno sottoposto a condizioni lavorative di sfruttamento.

All’uomo, infatti, fin dalla metà del 2015 per una giornata lavorativa di 9 ore veniva corrisposta una retribuzione giornaliera di 25 euro 25, inferiore ai minimali previsti per legge. Inoltre era ospitato in un alloggio dalle condizioni degradanti, che è stato sequestrato. I due datori di lavoro titolari dell’azienda agricola, un 47enne e un 43enne, entrambi con precedenti penali, sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura di Ragusa per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.