Due infermiere dell’ ospedale di Vittoria (Ragusa) Ornella Vietti, di 52 anni, e Franca Tolentino, di 51, sono state arrestate da agenti della squadra mobile di Ragusa con l’accusa di avere utilizzato presidi e farmaci dell’azienda per somministrare terapie a pagamento a pazienti dimessi nelle loro abitazioni.

Le due donne, indagate per peculato ed esercizio abusivo della professione, sono state poste ai domiciliari dal Gip. Secondo la squadra mobile, le due infermiere avrebbero lavorato in privato in case di cura e fornito assistenza domiciliare a pazienti dimessi dall’ospedale, offrendo un servizio ‘all inclusive’ retribuito in nero, dai 3 euro per un’ iniezione intramuscolo a 15 euro per una flebo.

I malati a casa non dovevano comprare alcunché perché erano loro a procurare i medicinali ed altri presidi direttamente dalla farmacia ospedaliera o dai reparti. Sono anche accusate di avere svolto arbitrariamente la professione di medico: avrebbero effettuato terapie senza alcuna disposizione di un professionista, ma basandosi solo sull’esperienza maturata come infermiere.

Le indagini hanno preso avvio da una denuncia dell’ospedale. Durante gli accertamenti eseguiti dalla squadra mobile coordinata dalla Procura di Ragusa, la polizia di Stato ha sequestrato nel marzo del 2017 in una agenzia di pompe funebri un ingente quantitativo di medicinali e presidi sanitari di proprietà dell’ospedale e gli investigatori avevano ricondotto tutto alle due infermiere, che avrebbero utilizzato l’agenzia come deposito.