Attivisti di Greenpeace partiti dalla Rainbow Warrior, nave simbolo dell’associazione ambientalista, sono entrati in azione nei pressi la piattaforma Vega A, davanti alle coste siciliane, a circa 12 miglia da Pozzallo. Un attivista a bordo di un gommone volante munito di deltaplano ha aperto uno striscione con la scritta “Go solar”, per spronare il governo a cambiare rotta e investire in rinnovabili. In contemporanea un altro attivista su un paramotore ha aperto un secondo striscione con il messaggio “Accendiamo il sole”.

I progetti riguardanti l’installazione di una nuova piattaforma e la realizzazione di nuovi pozzi in queste acque sono la prova che l’Italia continua a sbagliare direzione”, dichiara Luca Iacoboni, responsabile campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. “Lo spettro di nuove trivellazioni in questo mare la dice lunga su come, mentre il resto del mondo punta concretamente sulle rinnovabili, il governo Renzi cerca in tutti i modi di tenere ancorato il nostro Paese a un passato fossile e inquinante”.

“Nei mesi scorsi – si legge nella nota di greenpeace – dal governo è arrivata l’assicurazione che in acque italiane non ci sarebbero stati nuovi pozzi entro le 12 miglia dalla costa. Un’affermazione smentita però dai fatti, dato che nel campo oli Vega sta per essere installata una nuova piattaforma e si stanno per realizzare nuovi pozzi di produzione”.

Greenpeace chiede al governo di non autorizzare nuove piattaforme e nuovi pozzi nei mari italiani, ma di impegnarsi con fatti concreti a supportare le energie rinnovabili. “Solo così – conclude la nota – potremo rispettare gli impegni di Parigi, che l’Italia deve ancora ratificare, e raggiungere l’obiettivo che Renzi stesso si è dato del 50 per cento di elettricità rinnovabile entro il 2018”.