“La vendita del pomodoro camerunense a Pachino è un insulto inaccettabile alla dignità dei nostri produttori. Come si permettono il Governo e la Grande distribuzione a ridicolizzare così i nostri agricoltori?”.

Commenta così l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao la notizia diffusa da una testata giornalistica sulla presenza di pomodoro proveniente dallo Stato africano sui banconi della verdura in un supermercato di Pachino.

“Mentre il nostro pomodoro dalle qualità straordinarie – spiega Corrao – marcisce nelle campagne e gli agricoltori sono ridotti ormai alla fame, ci permettiamo il lusso di vendere i pomodori del Camerun nei supermercati di Pachino. Per quanto ancora dovremo vedere calpestati i diritti dei nostri agricoltori e l’inutilità del Governo nel difenderli dalla spietatezza della Grande distribuzione organizzata? Questa sera sarò al loro fianco per dire basta a questa situazione ormai insostenibile. Sono al fianco ogni dei nostri produttori giorno a Bruxelles per cercare di contrastare a livello istituzionale le scellerate scelte politiche proprio degli eurodeputati italiani dei partiti di maggioranza, che mentre sul territorio raccontano ai giornali di voler tutelare il Made In, mentre in Europa – Conclude Corrao – propongono e votano i trattati di libero scambio che hanno di fatto ucciso la nostra economia”. L’europarlamentare M5S Ignazio Corrao sarà proprio questa sera a Siracusa ed Avola insieme al candidato premier del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio e domani a Scicli, Caltanissetta e Palermo.

“Quanto accaduto questa mattina è il risultato di accordi scellerati tra l’Unione Europea e Paesi Terzi nei quali troppe volte la nostra agricoltura è utilizzata come merce di scambio rispetto a prodotti di altri settori”. Lo dichiara l’Assessore regionale per l’Agricoltura Edy Bandiera a fronte di quanto rilevato questa mattina circa la presenza di
pomodoro datterino, proveniente dallo stato africano del Camerun, sui banconi della verdura in un supermercato di Pachino.

“L’ultimo accordo di partenariato economico tra il  Camerun e l’Unione Europea, risale al 2016  ed a fronte dell’esportazione di 1.760 prodotti europei prevede  l’ingresso di prodotti camerunensi – precisa Bandiera – Sono accordi che devono essere assolutamente rivisti poichè danneggiano le aziende e accanto a questo pongono il serio problema del controllo dei quantitativi nazionali. Mi chiedo se, chi oggi è deputato ai controlli, riesca realmente a
determinarne il quantitativo senza che si sfori in maniera incontrollata sugli ingressi”.

Per restare in tema di controlli, alcuni giorni fa l’Assessore Bandiera, cogliendo i segnali di una crisi dirompente, aveva convocato i quindici sindaci della fascia trasformata, e in quell’occasione aveva dato un segnale chiaro e
inequivocabile, dando mandato, per la parte di propria competenza, di avviare controlli serrati sui prodotti in ingresso in Sicilia e nella Grande Distribuzione. Sempre nei giorni scorsi, inoltre, agenti  del Corpo Forestale Siciliano (NOR) hanno sequestrato, nello stretto di Messina, una partita di arance che stavano entrando nell’Isola, spacciate come arance rosse di Sicilia. Non lo erano e pertanto sono state sequestrate, sono scattate le denunce ed
elevati 10 verbali.

“Non vi è dubbio che ereditiamo una macchina dei controlli non pienamente efficace – afferma Bandiera – E’ intenzione del Governo Musumeci potenziare i controlli, rendendoli efficienti ed organici”.

“Viviamo un’emergenza di carattere eccezionale, la nostra agricoltura tra diretto e indotto impiega centinaia di migliaia di operatori, motivo per il quale va immediatamente aperto un tavolo di crisi a livello nazionale per
chiedere interventi straordinari e urgenti  – afferma Bandiera – Mi rivolgo infine alla Grande Distribuzione Organizzata, con la quale da giorni abbiamo avviato una serrata interlocuzione, alla quale chiedo senso di responsabilità, affinchè ognuno possa fare la propria parte per  mitigare gli effetti di una crisi che, con l’aggiunta di alte temperature e siccità, rischia di essere dirompente” .