È iniziato pochi giorni fa il Festival al Teatro Greco di Siracusa, con in scena le tragedie Sette contro Tebe di Eschilo, diretta da Marco Baliani, e Fenicie di Euripide sotto la guida del regista Valerio Binasco, che, come di consueto, si alterneranno dal 6 maggio al 25 giugno, tranne il lunedì.

Dal 29 giugno al 9 luglio, sempre al Teatro Greco di Siracusa, andrà in scena la commedia Rane che avrà tra i protagonisti Valentino Picone e Salvo Ficarra. Il coro degli spettacoli è composto dagli allievi dell’Accademia d’arte del dramma antico, eccellenza della Fondazione Inda.

La cinquantatreesima edizione di spettacoli classici, quest’anno coincide con un’altra data importante per la città culla del genio di Archimede: la fondazione di Siracusa, avvenuta ben 2750 anni fa, è per celebrarla molte sono le iniziative artistico-culturali, musicali e gastronomiche.

Syraka, il cui nome lo si deve ai suoi molteplici corsi d’acqua, è stata città patria di personaggi importanti, come il già citato Archimede, Vittorini, Cicerone, ed essendo nata prima di Roma è definita stata nei secoli scorsi, grazie alle sue molteplici bellezze e il grande sviluppo di cultura che si sviluppò in epoca greca, unica vera erede di Atene.

Il Festival che da cinquantatré anni si svolge al Teatro Greco è il più partecipato d’Italia, a rappresentare che Siracusa, ieri come oggi, è luogo di accoglienza e integrazione, tant’è che quest’anno la stagione degli spettacoli classici sarà la più lunga di sempre, con cinquantacinque spettacoli tradotti simultaneamente in inglese, come voluto dal commissario straordinario Pier Francesco Pinelli e dal direttore artistico Roberto Andò, della Fondazione Inda.

Quest’anno la stagione punta sul tema del Teatro e della città, così da consentire agli spettatori di assistere da un lato all’evoluzione del teatro classico e dall’altro di riflettere su temi di grandissima attualità, infatti il 19 giugno, in occasione della Giornata del Rifugiato, avrà luogo una serata di spettacolo e riflessione sul tema dei migranti e dei rifugiati.

Ambedue le prime degli spettacoli attualmente in programma, Sette contro Tebe e Fenicie, hanno riscosso successo nel pubblico che gremiva il Teatro Greco.

Nonostante le due interruzioni audio e video che si sono verificate nella giornata di sabato 6 maggio, durante la prima di Sette contro Tebe, causate da un sovraccarico di tensione, probabilmente provocato dai tanti eventi presenti in città, il pubblico ha apprezzato l’opera di Eschilo che affronta un tema delicatissimo e di grande attualità come la guerra e di una Tebe che, può essere paragonata ad Aleppo, Mosul o nel recente passato a Sarajevo.

Il pubblico che ha gremito i gradoni del teatro siracusano nella prima serata del cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici allestiti dalla Fondazione Inda hanno visto in scena: Marco Foschi nel ruolo di Eteocle, Anna Della Rosa in Antigone, Aldo Ottobrino nel ruolo del messaggero e il “custode del teatro” Gianni Salvo con la scenografia e i costumi di Carlo Sala. La traduzione del testo di Eschilo è di Giorgio Ieranò mentre i movimenti sono di Alessandra Fazzino. Anche la seconda serata del cinquantatreesimo ciclo di spettacoli classici allestito dalla Fondazione Inda con Fenicie di Euripide ha conquistato il pubblico del Teatro greco di Siracusa, un testo che è tornato sulle scene del teatro siracusano dopo ben 49 anni.

“Credo – ha affermato Binasco, regista delle Fenice – che il Teatro, mille secoli fa come oggi, debba dire qualcosa di terribilmente relativo su qualcuno siamo tutti. Le Fenicie sono forse prive di un tono elevato tipico della maggior tradizione, ma offrono uno sguardo più umano sulla vicenda che raccontano”.

A curare la traduzione del testo di Euripide è stato Enrico Medda mentre scene e costumi sono di Carlo Sala e le musiche di Arturo Annecchino. In scena, invece, a dare vita ai personaggi narrati da Euripide sono stati Isa Danieli nei panni di Giocasta, Guido Caprino che ha interpretato Eteocle, Gianmaria Martini nei panni di Polinice e poi ancora Giordana Faggiano (Antigone), Michele Di Mauro (Creonte), Alarico Salaroli (Tiresia), Simone Luglio (pedagogo), Massimo Cagnina (araldo), Matteo Francomano (Meneceo), Yamanuchi Hal (Edipo), e Simonetta Cartia (prima corifea). Le musiche sono state eseguite dal vivo da Eugenia Tamburri.

A formare il coro i ragazzi dell’Accademia d’arte del dramma antico, sezione “Giusto Monaco”. E alla fine dello spettacolo, come sorpresa finale, i ringraziamenti al suono di Heroes, il celebre brano di David Bowie. Il successo di questi primi giorni di rappresentazioni classiche, dimostra come Siracusa sia un luogo dove natura, cultura e tradizioni possano portare a un turismo global – local di qualità, inclusivo e sostenibile.