Il business delle Agromafie  in Italia ha superato i 16 miliardi di euro del 2015 e in Sicilia va oltre i 5 miliardi di euro. Tra gli obiettivi delle organizzazioni criminali anche il mercato dei meloni.
Il grido d’allarme è lanciato dalla Coldiretti: le intermediazioni commerciali stanno drogando il mercato dei meloni. La Coldiretti di Siracusa attacca e fa riferimento alla produzione nella zona di Pachino.  Al centro dell’attenzione, un prodotto che, in questo momento, avrebbe poche richieste da parte della grande distribuzione organizzata proprio a causa di intermediari che vessano gli agricoltori.

“ll fenomeno – spiega il direttore della Coldiretti  Pietro Greco – era fortemente presente  15 anni fa e poi si è attenuato grazie agli interventi decisi delle forze dell’ordine. Adesso – aggiunge – sta tornando in modo preoccupante  aggravando così la situazione già precaria dei produttori agricoli”. 
Il riferimento del presidente Coldiretti è al prezzo con cui sono venduti i meloni: 35 centesimi al chilo, una cifra irrosoria se si pensa alla qualità e alla specializzazione che non può far sopravvivere le aziende agricole che in più devono sottostare a chi decide il prezzo.
“Chiediamo – prosegue Greco – un incontro urgente con il Prefetto  perché si intervenga immediatamente e si metta fine a questi comportamenti criminali che mettono a repentaglio lo sviluppo e l’economia di un’intera area”.
La questione è decisamente più importante di quanto non possa sembrare, se è vero che i reati più diffusi nel settore agroalimentare sono: associazione per delinquere di stampo mafioso e camorristico, concorso in associazione mafiosa, truffa, estorsione, porto illegale di armi da fuoco, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, contraffazione di marchi.