L’associazione Meter, fondata ad Avola dal siciliano Don Fortunato Di Noto, e che da 30 anni lotta contro la pedofilia e la pedopornografia è stata ‘dimenticata’ dal ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.

Maria Elena Boschi, infatti, ha recentemente comunicato le nomine dei nuovi rappresentanti delle associazioni che completano, così, la composizione dell’Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile. La Boschi, però, ha proprio dimenticato, o forse escluso, dall’osservatorio l’associazione Meter, sempre in prima linea a difesa dei bambini.

Non si capisce quale sia il motivo di questa esclusione eccellente, considerato l’impegno di Meter contro la pedofilia a livello internazionale e le alte competenze dei collaboratori di sui si avvale l’associazione per scovare i pedofili, soprattutto in rete, dove si insediano agendo spesso indisturbati.

Grande l’amarezza di Don Fortunato, che ha tenuto a precisare che l’assenza di Meter dall’osservatorio rischia di essere un’assurdità e non è di certo emblematica del rapporto di collaborazione che dovrebbe esserci tra le realtà che lottano contro la pedofilia.

Dell’osservatorio fanno parte realtà associative importanti, come Telefono Azzurro Sos, Save the Children Italia, Terre des Hommes, Unicef.

In una intervista rilasciata ad Avvenire, Don Di Noto spiega: “Non è un fatto legato alla poltrona, anche perché la partecipazione all’Osservatorio è del tutto gratuita, ma al servizio puntuale e competente di Meter onlus, antesignana della lotta al tragico e triste fenomeno criminale qual è la pedopornografia e il coinvolgimento dei bambini in Italia e nel mondo. Non essere nell’Osservatorio Nazionale, non unire le forze, le competenze, i servizi, gli sforzi contro la pedofilia ed escludendo una delle principali realtà che nello specifico opera concretamente, visibilmente, con dati riscontrabili e verificabili, è grottesco e molto strano. Le campagne nazionali di sensibilizzazione, l’accompagnamento delle vittime, l’accoglienza delle situazioni a rischio, costituiscono un patrimonio da condividere e da rendere possibile percorso per tanti. L’operato di Meter onlus, – aggiunge ancora don Fortunato – è sotto gli occhi di tutti, con attestati di sostegno dalle più alte cariche dello Stato, come anche dallo stesso Papa Francesco che ci ha invitato a proseguire ad operare contro questa tragedia a danno dei bambini. Ecco che ci ha sorpreso l’esclusione e il non inserimento nell’Osservatorio. Ricordo, con molta umiltà, che ne sono stato anche l’ideatore molti anni fa”.

L’associazione Meter lancia dunque il suo appello: “Chi vuole protestare contro questa sconcertante esclusione, può inviare una mail all’Osservatorio: osservatoriopedofilia@governo.it”.

Articoli correlati