Via libera dal Ministero dell’Ambiente all’iter per la bonifica dell’area di Marina di Melilli, sito di interesse nazionale (SIN), dove operava l’azienda metalmeccanica Siteco, specializzata nella produzione di torri e pale eoliche che ha cessato le attività nel 2009.

Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare ha emanato un decreto con cui approva il “Piano di caratterizzazione ambientale della zona denominata agglomerato B3 della zona industriale di Marina di Melilli”, trasmesso dall’Area Servizi Tecnici dell’IRSAP, Istituto regionale per lo sviluppo delle Attività produttive con nota dello scorso 2 gennaio 2018, in cui viene stabilita la procedura per la bonifica, al termine della conferenza dei servizi in modalità asincrona. Il Ministero ha richiesto la spedizione dei pareri di tutti gli enti interessati, laddove negativi non essendovi motivi ostativi particolari, ha proceduto all’esame delle osservazioni non negative, ma vincolanti, ed ha emesso il provvedimento.

L’area che ricade nell’agglomerato B3 della zona industriale, di proprietà del consorzio Asi Siracusa, potrà adesso essere sottoposta a caratterizzazione mediante carotaggi per la valutazione delle sostanze inquinanti che si trovano nel terreno e diventare così nuovamente appetibile per nuovi investimenti con l’insediamento di altre aziende. La stima approssimativa dei costi per effettuare il Piano di caratterizzazione, con fondi da reperire, che precede di fatto la bonifica vera e propria del sito, è di circa 150 mila euro.

Il Piano approvato dal Ministero prevede l’esecuzione di indagini di caratterizzazione e collaudo degli interventi di bonifica dei siti contaminati, per verificare la presenza o meno di sacche di idrocarburi o altre sostanze altamente inquinanti, l’analisi preliminare della contaminazione nell’area dei campioni di suolo,top soil e acque sotterrane (per le indagini saranno utilizzati metodi riconosciuti a livello nazionale e internazionale).

Qualora nel corso dell’esecuzione delle indagini fosse rilevata la presenza di rifiuti, il Piano prevede la loro rimozione e gestione in conformità con la normativa vigente in materia di rifiuti. Il provvedimento di bonifica era stato atteso da tempo anche dai centottanta ex operai della “Siteco”.

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