Al centro del cordiale colloquio il ruolo svolto dalle testate cattoliche nell’Isola, strettamente legate ai territori di riferimento delle diocesi, e la specificità del volontariato culturale che in genere le caratterizza.

Lo dice Nello Musumeci, nel corso di un incontro con una delegazione guidata da Ottavio Navarra, presidente dell'Adesi, Associazione degli editori siciliani indipendenti

Aiuti per crisi pandemica ed energetica: dalla Regione fondi per imprese, editoria, turismo ed enti culturali

Blandiscono il governo e si autoproclamano unici paladini dell'informazione veritiera ma lo fanno solo per tenere per se l'intera torta dei contributi e degli investimenti pubblici tagliando fuori i mezzi di informazione che invece i lettori seguono

Il suo modo di fare giornalismo, come qualcuno ha suggerito, dovrebbe essere studiato tra chi si appresta ad intraprendere questo cammino.

È stata pubblicata, sul sito istituzionale dell’Irfis, la graduatoria per la concessione dei contributi a fondo perduto della Regione in favore delle imprese editoriali, delle emittenti radiotelevisive e delle agenzie di stampa con sede nell'isola.

Il 3 maggio deve servire per sensibilizzare tutti i singoli cittadini, affinchè si comprenda che difendere la libertà di parola, il diritto all’informazione, il pluralismo e l’indipendenza dei media, significa difendere la democrazia e il diritto alla verità

Indagato un uomo di anni 46, disoccupato e residente in provincia di Torino

Il Gruppo siciliano dell'Unci esprime vicinanza alla cronista di giudiziaria Sandra Figliuolo, dopo che lo scorso 21 maggio il Giornale di Sicilia ha deciso di troncare una collaborazione lunga 17 anni.

Il "colpaccio" di Repubblica e l'apparente basso profilo usato, una strategia cifrata del direttore Molinari e della proprietà del quotidiano

Il volume è una rassegna degli avvenimenti, della politica, del costume e del pensiero compresi tra il 1800 e il 1860

A 100 passi medianetwork, possono aderire: radio, tv, giornali, blog, singoli giornalisti che inviando notizie vogliano partecipare alla rete informativa e alla diffusione della cultura della legalità.

Una corretta informazione può stimolare i lettori alla riflessione e, di conseguenza, ad agire. Indignarsi sui social non basta ma di certo i giornali possono dare voce a chi voce non ha.