Pene ridotte ed anche alcune assoluzioni nel processo di appello al mandamento mafioso di San Lorenzo, uno dei clan più colpiti delle inchieste giudiziarie degli ultimi anni. L’accusa regge anche in II grado ma le pene sono più affievolite.

Tra loro figura Giulio Caporrimo, ritenuto il capoclan molto temuto e che era anche entrato in conflitto con altri vertici di Cosa nostra: a lui sono stati inflitti 14 anni e 4 mesi.

Caporrimo si lamentava del comportamento dei suoi uomini che avrebbero assecondato la scalata di Francesco Palumeri, reggente con il quale era entrato in contrasto

Operazione antimafia a Palermo. 16 arresti nel mandamento mafioso di San Lorenzo. Gli scontri tra vecchi e nuovi capi. Le intimidazioni ai cantieri e la sparatoria allo Zen.

Operazione antimafia a Palermo nel mandamento che fu il regno incontrastato di Salvatore e Sandro Lo Piccolo. Un colpo a uno dei mandamenti chiave nella gestione del potere mafioso nel […]

Deve scontare una condanna per mafia ed estorsione nonostante fosse stato assolto in primo grado al processo Apocalisse

I finanzieri eseguendo un provvedimento della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, hanno sequestrato beni per circa un milione e 600mila euro riconducibili a boss e gregari di Cosa nostra.

Secondo quanto accertato dai carabinieri nel corso delle indagini patrimoniali, i beni dell'ex gestore dello Stadio Barbera, che avrebbe favorito l’ascesa di Giulio Caporrimo, fossero frutto di attività illecite.