L'impianto era stato già sequestrato nel luglio del 2020, ma il provvedimento venne annullato in cassazione nel marzo del 2021, perché il gip non aveva tenuto conto in fase di emissione del provvedimento delle obiezioni della difesa. Adesso un nuovo sequestro che potrebbe avere una pesante ripercussione sulla gestione dei rifiuti in Sicilia

I carabinieri del Noe hanno posto sotto sequestro un'area nella disponibilità della Tekra, che gestisce a Siracusa la nettezza urbana.

Sequestro da 2,5 milioni. Sei indagati

Autorizzato il sequestro di una cava di tufo vulcanico condotta in maniera totalmente abusiva nel territorio di Palagonia, nonché di un autocarro e di un escavatore.

Nuove attività di contrasto nel settore delle cave abusive di basalto lavico da parte del N.O.E. dei carabinieri di Catania. Sequestrata una cava abusiva in area sottoposta a vincolo paesaggistico ed un escavatore, completo di benna e martello, con il quale venivano eseguiti i lavori. Tre deferiti.

Denuncia all’Autorità Giudiziaria di Eugenio Aliberti, Sindaco del Comune di Rodì Milici (ME) e responsabile dell’Area Tecnica Comunale a cui compete la gestione dell'Isola Ecologica. Operaio comunale depositava rifiuti in aree non autorizzate.

Era stata trasformata in una discarica abusiva la proprietà appartenente ad una azienda di autotrasporti di sottoprodotti di agrumi situata a Francofonte, nel Siracusano. Area sequestrata dai carabinieri del Noe.

"Ci sono le condizioni per realizzare un termovalorizzatore nella zona industriale di Siracusa". Lo afferma a BlogSicilia Marina Noè, presidente di Assoporto Siracusa che coglie al balzo la decisione del presidente della Regione, Nello Musumeci.

I carabinieri per la Tutela ambientale e del Comando Provinciale di Messina insieme ai militari dell’Arma di Catania e Siracusa, stanno dando esecuzione a 16 misure cautelari emesse dal gip, […]

I carabinieri del Noe di Palermo e del comando provinciale di Palermo hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare personale e reale, emessa dal gip del capoluogo siciliano su richiesta della Dda nei confronti di cinque persone.

Il provvedimento, disposto dal gip del tribunale di Perugia, è stato eseguito dai carabinieri del Noe. La struttura è nella disponibilità di un imprenditore arrestato nei giorni scorsi nell'ambito di una operazione scattata in tutta Italia.

Sette le persone arrestate, cinque in carcere e due ai domiciliari, per lo piu' imprenditori, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare del gip del capoluogo umbro.

I componenti del consiglio di amministrazione della società, e il direttore dei lavori di sistemazione agraria sono indagati.

Gli accertamenti svolti dai Carabinieri hanno permesso di riscontrare che l’indagato faceva confluire le acque di prima pioggia, ovvero le acque di dilavamento del piazzale dell’allevamento, nella scarpata collinare sovrastante il torrente Gualtieri, provocando l’inquinamento del corso d’acqua.

Ai titolari e responsabili legali delle società coinvolte è stato notificato un avviso di garanzia con il quale sono state loro contestate le ipotesi di reato di associazione per delinquere e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Il valore del bene sequestrato supera il milione di euro.

Sigilli sono stati posti ai mezzi e agli strumenti, per un valore complessivo di un milione di euro, utilizzati per l'estrazione, la vagliatura e il trasporto di materiale calcareo (calcarenite), destinato verosimilmente ad alimentare il ciclo del calcestruzzo.

Il provvedimento riguarda l'intera area, di circa 40.000 mq., di proprietà della "Impresa Siciliana Cave e Lavori Frantumazione Pietre Laviche". E' il quarto sequestro del genere eseguito dai carabinieri del Noe a Mascali.