“Estendere il protocollo di intesa per l’utilizzo delle maestranze locali in tutti gli appalti pubblici inserendo una clausola di salvaguardia dell’occupazione all’interno dei bandi”.
E’ quanto hanno chiesto, nel corso di un incontro, i segretari della Cgil, della Cisl e della Uil di Marsala al primo cittadino parlando della grave crisi economica e occupazionale e della situazione di stallo che sta impedendo l’inizio dei lavori delle opere già finanziate e inserite nel “Patto per la Sicilia”.
I segretari comunali della Cgil Piero Genco, della Cisl Antonio Chirco e della Uil Giuseppe Tumbarello hanno chiesto, inoltre, al sindaco Alberto Di Girolamo e all’assessore ai lavori pubblici Salvatore Accardi quali politiche sul lavoro sono state elaborate dall’amministrazione comunale per creare sviluppo e occupazione.
In particolare, al centro dell’incontro anche le opere pubbliche, non ancora avviate, inserite nel “Patto per la Sicilia” e per cui sono previsti investimenti per circa 30 milioni di euro: il quinto lotto fognature del centro urbano (1 milione e 975 mila euro), il completamento della rete fognaria nelle periferie (6 milioni e 188 mila euro), la rete fognaria per i lidi (7 milioni e 800 mila euro), il completamento della rete fognaria cittadina (9 milioni e 316 mila euro), il completamento di Palazzo Grignani (1 milione e 300 mila euro), l’ adeguamento della Chiesa del Collegio per trasferirvi il Museo degli Arazzi (3 milioni di euro), il collegamento stradale Ospedale di Marsala – Mazara del Vallo e lo stato dell’arte del “Porto Marina”.
Al primo cittadino i sindacalisti hanno, inoltre, chiesto quali saranno i tempi per l’approvazione del Piano regolatore generale, fonte di sviluppo per quanto riguarda l’edilizia residenziale privata, e hanno sollecitato un confronto prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2017 .
“Pur apprezzando il lavoro svolto dall’amministrazione comunale – dicono i segretari Genco, Chirco e Tumbarello – riteniamo che sia necessario adottare politiche di sviluppo straordinarie per dare impulso e nuova linfa all’economia marsalese”.