E’ stata la forza di oltre 50 alunni del Liceo Artistico Michelangelo Buonarroti, Istituto d’Istruzione Superiore Statale Rosina Salvo di Trapani, a sollevareLeroy, Gene Anthony Ray protagonista del film Fame (Saranno Famosi) di Alan Parker e dell’omonima serie cult degli anni Ottanta. Giovani protagonisti della performance “Black Gene” di Marco Papa, artista italiano presente all’Ex Stabilimento Florio delle Tonnare a Favignana con il primo epilogo della retrospettiva in progress dal titolo “Disegno Realtà / Drawing Reality”.

“Ho pensato ad una sorta di totem – racconta Marco Papa – una scultura che si scompone, idealizzazione del personaggio che diventa un ossimoro: il peso del granito e la leggerezza del gesto atletico. Una collettività viene chiamata a sollevare un peso invisibile, compiendo così un’azione di cui ignora la finalità formale, ma conscia del gesto generoso che realizza per il resto dei visitatori”.  L’opera scultura dedicate al ballerina afro Americano fa parte di Trilogy On The Verge, progetto artistico iniziato da Marco Papa nel 1999 e tuttora in progress. Attraverso una serie di opera, l’artista ritrae l’essere umano in tensione nel viaggio verso la scoperta di se stesso utilizzando differenti media, quali disegno, scultura, video, installazione, performance concepita in una trilogia, richiama la struttura tripartita della Divina Commedia diDante Alighieri e l’Odissea di Omero, per contenuti, grandezza e per le imprese affrontate dall’artista e da coloro che fanno parte del progetto per realizzarlo.

Ciascuna delle tre fasi del progetto, che riprendono il concetto dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso dantesco, ha come protagonista un diverso personaggio pubblico e come contenuto uno specifico tema che riguarda un aspetto sociale/psicologico/spirituale che ognuno dei protagonisti ha dovuto affrontare.

Da venerdì 3 novembre 2017 al 30 settembre 2018 (solo su appuntamento) si potranno visitare nelle sale della Tonnara Florio a Favignana le duecento opere, tra sculture, fotografie, installazioni e disegni, che segnano il lungo percorso artistico di Marco Papa.

Tra tutte, la “Meta Gondola Fisica Redentore”, realizzata da Marco Papa in fibra di carbonio unidirezionale (lunga 12 metri e pesante 330 chili). L’opera/scultura appartiene alla collezione “Oggetti Dipinti”, una serie cioè di sculture modellate sulle misure dell’uomo. Varata nel bacino di San Marco a Venezia il 15 luglio scorso in occasione della Festa del Redentore,  approda a Favignana in occasione della prima edizione del ciclo espositivo “Al Di Là Del Mare…“ curato dall’Associazione Culturale L’Uomo sulla Terra fondata da Marco Papa a San Cusumano, Erice (Trapani). Ciclo espositivo concepito come una serie di incontri con artisti nazionali ed internazionali che si confronteranno  sul rapporto tra arte e territorio nel contesto del Polo Regionale Museale di Trapani e Marsala e dei suoi siti culturali, diffusi in tutta la provincia di Trapani.

Opera eccezionale nel suo genere ha al suo interno una seduta in bronzo raffigurante il pugile statunitense Michael Gerard “Mike” Tyson in una posa che è un omaggio alla scultura bronzea “Il Pensatore” di Auguste Rodin. Il pubblico sedendo nella gondola e indossando le maschere VR per la realtà virtuale, rivivrà lo spettacolo pirotecnico realizzato a Venezia nella  notte dedicata al Redentore.

“L’opera – spiega Marco Papa – è un omaggio alla metafisica e all’origine della sua concettualizzazione che penso sia avvenuta in Sicilia, terra dove, come accade nella metafisica, la sospensione tra tempo e spazio perde i suoi confini. Una sospensione che vivo quando da Erice guardo le isole Egadi e il mare, la terra si frastaglia nel mare, il mare nelle isole, le isole nelle nuvole, le nuvole nel cielo al sole. La gondola per la sua forma, l’essenzialità e l’impossibilità, essendo un mezzo antico, è l’oggetto più estremo che rappresenta la dimensione della sospensione”.

Per Marco Papa la Gondola, intesa  come oggetto da trasformare in opera d’arte grazie alle sue forme sinuose, slanciate ed eleganti,  è emblema della metafisica e del mistero, ma anche elemento di redenzione dalla decadenza sociale e culturale. La Gondola, ripresa da un vecchio esemplare del 1600, è stata realizzata in fibra di carbonio presso l’azienda Mako Shark a Dolzago (Lecco) trasportata fino al cantiere di Marghera, (che si affaccia sulla  gronda lagunare). Forte il richiamo Gondola/Souvenir che in terra Siciliana acquista una prospettiva  dechirichiana.  A Favignana infatti la Meta Gondola è posizionata sulle vasche di cottura dell’ex  Stabilimento Florio, sovrastate dalle tre ciminiere. L’opera-scultura è  finanziata dal veneziano Jacopo Nani Mocenigo.