Gli arrestati nell’operazione ”casa degli orrori”, a Castellammare del Golfo (Tp) sono Rosanna Galatioto, gestore della comunità alloggio ”Rosanna” per anziani, Anna Maria Bosco, Marianna Rizzo, e Matteo Cerni.

La struttura è stata sequestrata e affidata ad un amministratore giudiziario nominato dalla Procura.

Gli arrestati nell’operazione dei carabinieri “casa degi orrori”, che ha svelato una serie inaudita di maltrattamenti e violenze nei confronti degli anziani ospiti, sono il titolare della Comunità alloggio Rosanna di Castellammare del Golfo e tre dipendenti, tutte donne.

Nei loro confronti il Gip di Trapani ha disposto la custodia cautelare in carcere. La casa di riposo, una delle più note in paese che ospita 15 anziani, è stata affidata a un amministratore giudiziario.

”Inaccettabili, vili e soprattutto disumani gesti nei confronti dei più deboli che sono i primi cittadini da tutelare e proteggere.

Nel rivolgere il mio plauso, quello dell’amministrazione comunale e dell’intera città di Castellammare ai carabinieri della stazione di Castellammare del Golfo, diretti dal luogotenente Luigi Gargaro che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, hanno portato a termine l’operazione di oggi con l’arresto di quattro persone in una casa di cura per anziani, maltrattati ed umiliati, rivolgo la mia solidarietà e vicinanza ai parenti delle vittime di tanta immotivata violenza”.

Lo afferma il sindaco di Castellammare del Golfo (Tp) Nicolò Coppola dopo l’operazione portata a termine dai carabinieri all’alba di oggi a Castellammare del Golfo. ”Ognuno di noi – aggiunge – deve contribuire facendo la propria parte contro ogni forma di violenza anche segnalando atteggiamenti che possono non convincere in modo che le forze dell’ordine indaghino e portino avanti attività di repressione in maniera egregia, come avvenuto oggi da parte dei carabinieri, per tutelare anziani, bambini e altre fasce sociali deboli che devono essere assolutamente difese come anche questa amministrazione comunale ha più volte mostrato di fare con precise azioni di sostegno. Ribadiamo il nostro fermo no per qualsiasi tipo di violenza e illegalità”.