Era diventato l’incubo degli anziani nelle vie del centro storico di Alcamo. Un ragazzo G.P., 16enne alcamese, era solito scippare gli anziani – uomini e donne – che, da soli, passeggiavano tra i vicoli della città.

L’aggressore, in alcune occasioni spalleggiato da un coetaneo già identificato dai Carabinieri, avvicinava l’anziano preventivamente individuato alle spalle e non esitava a strappargli di mano la borsa o il portafogli incurante dell’eventuale caduta al suolo della vittima che spesso riportava anche lesioni.

Dopo lo scippo, il minore fuggiva a piedi tra i vicoli, sicuro di non poter essere raggiunto dalla vittima.

Le indagini dei Carabinieri della Stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alcamo, hanno consentito di identificare G.P. anche attraverso i filmati estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza di privati cittadini o da esercizi commerciali nei pressi dei luoghi dove sono avvenuti gli scippi.

Proprio grazie alla telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale, il pomeriggio dello scorso 7 giugno i Carabinieri hanno catturato l’immagine di G.P. mentre scippava un anziano.

Grazie alle forze messo in campo dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo, a poca distanza temporale dal reato, gli uomini in abiti civili del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno intercettato il minore in pieno centro con indosso ancora gli indumenti utilizzati durante l’ultimo scippo.

Il minore, consapevole della gravità dei fatti contestatigli, ha immediatamente collaborato con i Carabinieri e ha indicato il luogo ove aveva gettato il portafogli della vittima, che veniva poi recuperato.

Gli uomini della Stazione Carabinieri di Alcamo, guidati dal Luogotenente Salvatore Lo Faro, hanno successivamente ricostruito tutti gli spostamenti effettuati negli ultimi giorni da G.P. e lo hanno deferito al Tribunale per i minori di Palermo addebitandogli almeno altri due episodi simili in danno stavolta di due anziane donne.

Il giudice del Tribunale per i Minorenni ha emesso a carico di G.P. l’ordinanza della misura cautelare del collocamento in comunità.