Una festa che si mantiene nel tempo conservando le radici, ma rinnovandosi di anno in anno. 

Sono in corso le celebrazioni per San Giuseppe a Salemi, dove un ricco e variegato programma animerà la cittadina trapanese fino al 19 Marzo, fondendo antico e nuovo. Sono allestiti, infatti, i consueti altari di legno, ricoperti di mirto e addobbati con calici, cesti di frutta, grappoli d’uva, arnesi e gli immancabili pani lavorati e si mantiene intatto il rituale del banchetto (il 18 e il 19 a mezzogiorno) con più di 101 pietanze della tradizione contadina. Ma quali sono le novità per l’edizione 2017?

“Un vero e proprio spettacolo che invito a vedere – afferma ai microfoni di Radio Action Domenico Venuti, sindaco di Salemi -. Gli altari sono sempre stati fatti all’interno, ma già dagli ultimi anni abbiamo esteso queste decorazioni esternamente nei monumenti, in  questo caso nella facciata del municipio. Partendo dalla tradizione abbiamo voluto trasformarla sempre di più in un evento che mettesse al centro il nostro centro storico, ma anche mettesse insieme l’enogastronomia e il turismo dando una declinazione in chiave moderna.”

In tal senso è stata anche allestita la mostra visitabile fino al 9 aprile  al Castello Normanno Svevo, ideata e curata da Giuseppe Maiorana, in collaborazione con il Polo Museale regionale d’arte moderna e contemporanea-Palazzo Riso e il dipartimento di Architettura dell’Università di Palermo. In esposizione artisti contemporanei che reinterpretano il pane ne forniscono una ‘proiezione futura’.

Dal 14 al 26 marzo è la volta di due laboratori educativi del pane: “Educational tra la simbologia dei pani e le cene”, a cura della Pro Loco di Salemi, e il “Laboratorio dei saperi e dei sapori”, per le scuole primarie, a cura di Associazione Creative Lab. “Vogliamo tramandare questa tradizione anche attraverso questo tipo di attività formative – spiega il sindaco -. A partire dal 2014, infatti, abbiamo iniziato a promuovere i laboratori nelle scuole. Le tradizioni devono essere reinterpretate, ma per far questo devono continuare nel tempo.”

Il 17 e 19 marzo sarà il momento del teatro-narrazione, con il Percorso narrativo per San Giuseppe, a cura di Giacomo Guarneri, dell’associazione La pentola nera e in collaborazione con l’associazione Peppino Impastato.

Non mancheranno i momenti musicali: il 17 marzo si esibiranno i Zagara n’ciuri, mentre il giorno dopo, dalle 18, toccherà al gruppo folkloristico Sicilia Bedda e a Oriana Civile, accompagnata da Nino Milia. Il 19 invece ci saranno i Zajal Ensemble con SALEM canti della tradizione siciliana, ebraica, araba e andalusa.

Sempre tra il 17 e il 19 marzo, in piazza Dittatura, i turisti potranno anche assaporare la pasta con la mollica e le 101 pietanze di San Giuseppe nella degustazione a cura dell’associazione Ristoratori Aliciensi.

E poi ancora: mercatini di primavera, mostre di acquerelli e di fotografia, momenti di riflessione e confronto con un talk con i sindaci e le realtà territoriali. Altro momento clou domenica 19 marzo alle 16 quando, in piazza Dittatura, ci sarà un collegamento via skype con la comunità salemitana in Canada. Insomma, giorni intensi e ricchi di arte in ogni sua espressione.