Ci sarebbe stata l’ombra del boss latitante Matteo Messina Denaro sulla Fiera di di Milano. Giuseppe Nastasi, amministratore di fatto del consorzio Dominus, è stato condannato nel processo abbreviato sulle presunte infiltrazioni mafiose dal giudice dell’udienza preliminare meneghino a 8 anni e 10 mesi: il pm Paolo Storari ne chiedeva nove.

Per l’associazione a delinquere aggravata dalla finalità mafiosa, invece, verranno riconosciuti risarcimenti sia allo stesso comune sia a Nolostand e Fiera Milano. E il 27 gennaio scorsi i giudici della sezione di Misure di prevenzione avevano respinto la richiesta della Procura del commissariamento di tutta la società che è quotata in Borsa. A 2 anni e 8 mesi a Vasilica Onutu e un altro imputato.

Le accuse, a vario titolo, nel procedimento sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita, riciclaggio, anche con l’aggravante di aver agevolato la mafia.

Condannato a 2 anni e 10 mesi Giuseppe Lombino (anche imputato in ordinario per altri fatti) e 5 anni sono stati inflitti a Francesco Zorzi. Attraverso un giro di fatture false sarebbero stati creati dei ‘fondi neri’, parte dei quali sarebbero finiti anche ad esponenti di Cosa Nostra. Al centro dell’indagine milanese, il consorzio Dominus, a cui Nolostand – società controllata di FieraMilano – aveva affidato appalti per 18 milioni di euro per la costruzione di alcuni padiglioni a Expo 2015. Il tribunale ha disposto anche una provvisionale di risarcimento di 200 mila euro per il comune di Milano per i reati tributari. Sono stati inoltre confiscati beni, quote societarie, conti, auto, orologi di lusso, per piu’ di un milione di euro.

Secondo gli investigatori, Nastasi e Pace sarebbero vicini alla famiglia degli Accardo di Partanna e anche al “cerchio magico” di Matteo Messina Denaro, uno dei latitanti di mafia maggiormente pericolosi e influenti. La motivazioni sono attese tra 90 giorni.