“Sicilia, geologia in movimento” è il tema del convegno di tre giorni, in tre tappe, per fare il punto sul rischio sismico in Sicilia organizzato dall’Ordine regionale dei geologi di Sicilia.

Le tre tappe, da domani al 17 marzo, che coinvolgeranno altrettante zone particolarmente interessate dal rischio sismico: Valle del Belice (terremoto del 1968), Val Di Noto (terremoto del 1990) e Messina (terremoto del 1908).

Avranno dunque modo di confrontarsi, nell’arco delle tre convention (15 marzo a Poggioreale, 16 marzo a Noto, 17
marzo a Messina), il mondo delle istituzioni, quello accademico, quello delle libere professioni e quello della società civile, nonché protagonisti provenienti da altre regioni d’Italia che porteranno le loro esperienze.

“Il nostro intento è quello di mettere al centro dell’agenda di governo la situazione del rischio sismico nel territorio siciliano. Un accendere i riflettori non per creare allarmismo ma per cercare, insieme ad altre competenze professionali ed alle istituzioni, soluzioni e strategie che non siano d’emergenza ma di programmazione, finalizzate alla mitigazione
del rischio sismico ed alla messa in sicurezza delle scuole, degli ospedali, delle infrastrutture presenti nei nostri
territori, dando sicurezza ai nostri cittadini”, dice il presidente dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia,
Giuseppe Collura.