La Sicilia difende l’informazione ed il diritto alla pluralità e libertà di stampa oltre che del cittadino ad essere informato. E’ stata approvata all’unanimità in commissione Bilancio all’Ars la norma, fortemente voluta dal governo Schifani, che prevede la costituzione di una sezione del Fondo Sicilia, specializzata per le imprese del settore dell’informazione, del valore di tre milioni di euro.
Il testo proposto dall’esecutivo è stato ampliato e modificato dalla commissione guidata dal presidente Dario Daidone, con un lavoro di mediazione seguito dall’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, in coordinamento con il presidente della Regione Renato Schifani.
La norma, come modificata, prevede che a beneficiare dei contributi siano le imprese con almeno due giornalisti contrattualizzati.
Un comma aggiuntivo, del valore di un milione, prevede un contributo anche per gli editori librari allo scopo di sostenere la cultura della lettura in Sicilia.
La stampa parlamentare rivendica il limite minimo di giornalisti
Per effetto della pressione della stampa parlamentare dovranno avere almeno due giornalisti contrattualizzati le aziende editoriali che chiederanno di accedere al Fondo per l’editoria, istituito con la norma approvata stamani dalla commissione Bilancio dell’Ars e finanziato con 3 milioni di euro all’anno per un triennio. A proporre la modifica del testo, che in origine prevedeva che le aziende avessero un “collaboratore attivo sul territorio della Regione”, è stato il Sindacato della Stampa parlamentare siciliana. La proposta è stata subito accolta dal deputato della Dc Ignazio Abbate che ha presentato un emendamento in commissione Bilancio dell’Ars, sottoscritto anche dai parlamentari Marianna Caronia (Nm), Marco Intravaia (Fi) e Giorgio Assenza (FdI) e dal presidente della commissione Dario Daidone. L’emendamento stabilisce che le aziende editoriali per accedere ai contributi pubblici debbano avere almeno due giornalisti contrattualizzati in Sicilia e che la testata giornalistica sia regolarmente registrata presso i Tribunali.
La Stampa parlamentare aveva proposto un ulteriore modifica all’art.6 che proponeva di destinare una parte dei contributi destinati alle aziende per l’assunzione e la stabilizzazione di giornalisti precari ma questa modifica non è stata accolta.
Ieri il bando per i contributi stabiliti nella precedente finanziaria
Ieri Irfis aveva pubblicato sul proprio sito internet gli elenchi provvisori delle richieste ritenute ammissibili per ottenere i contributi. In tutto i contributi, destinati alle imprese editoriali della Sicilia, ammontato a tre milioni di euro.
Contributi per ogni categoria: cartacei, televisivi, radio, online e agenzie di stampa
Le graduatorie sono suddivise per categoria (cartacei, televisivi, radio, online e agenzie di stampa) e contengono l’indicazione del contributo complessivo spettante, a valere sia sulla quota base che sulla quota premiale.
Massima trasparenza anche sulle istanze non ammissibili
Pubblicato, inoltre, l’elenco delle iniziative non ammissibili con le relative cause. Le graduatorie sono state approvate con delibera del Fondo Sicilia di oggi. Irfis ha raccolto le istanze in maniera telematica dal 6 giugno e fino al 7 luglio.
Schifani: “Celerità ed efficienza”
“Stiamo rispettando con celerità ed efficienza gli impegni presi nei confronti di un settore economico importante, come quello dell’editoria – afferma il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani –. Sostenere questa categoria produttiva significa garantire un vitale pluralismo di voci e di trasparenza dell’informazione a tutela dei cittadini e contribuire alla crescita di una società democratica”.
Subito la prima quota
Secondo quanto previsto dall’avviso, si procederà ad una prima erogazione del 50 per cento del contributo provvisorio spettante a valere sulla quota base. La previsione è di erogare la cifra entro la metà del mese di agosto. Successivamente ai controlli documentali previsti su tutte le posizioni, a comprova dei parametri autodichiarati per la determinazione dei punteggi, si procederà alla formazione delle graduatorie definitive, all’eventuale rideterminazione del contributo spettante e alle relative erogazioni a saldo.






Commenta con Facebook