In una lettera aperta ai deputati dell’Ars, il consiglio del sindacato della Stampa parlamentare siciliana “ribadisce il proprio profondo rammarico per la bocciatura della norma a sostegno dell’editoria contenuta nella manovra ter, un segnale grave che rischia di indebolire ulteriormente un settore già in forte difficoltà e di colpire il diritto dei cittadini ad essere informati in modo libero, corretto e plurale.
In una terra complessa e ricca come la Sicilia, l’informazione professionale è un presidio fondamentale di democrazia, legalità e sviluppo”.
“Il sistema dell’informazione è messo a dura prova da crisi economiche strutturali, dalla progressiva riduzione delle risorse pubbliche e dalla concorrenza di contenuti non verificati, quando non deliberatamente falsi. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha più volte ricordato che ‘una stampa libera e autorevole è il pilastro su cui si regge ogni democrazia matura’. Non sono parole da cerimonia – scrive la Stampa parlamentare – sono un monito alla responsabilità, soprattutto per chi – come voi – è chiamato a rappresentare il popolo siciliano nelle istituzioni”.
“Il nostro appello è semplice, ma fermo: non permettete che i giochi di Palazzo prevalgano sul buon senso; non sacrificate la libertà di informazione sull’altare di equilibri politici contingenti; non lasciate soli i giornalisti iscritti all’Ordine, che ogni giorno – anche nei corridoi di Palazzo dei Normanni – svolgono un servizio pubblico essenziale, con rigore e spirito democratico – aggiunge la nota del sindacato – Chiediamo che la norma a sostegno dell’editoria venga riproposta, lo ha già assicurato il presidente della Regione Renato Schifani, e che venga approvata a settembre all’interno della manovra quater – si può fare perché sarà una nuova sessione di bilancio -, garantendo risorse adeguate con regole stabili e trasparenti come la presenza di almeno due giornalisti contrattualizzati nelle redazioni e la regolare registrazione delle testate giornalistiche presso i tribunali come prevede la legge, due criteri fondamentali per l’accesso ai contributi pubblici da parte delle aziende editoriali”.
“Sostenere l’informazione non significa fare un favore a una categoria o a un amico, come qualche deputato ha persino sostenuto durante i lavori parlamentari della manovra ter – conclude la Stampa parlamentare – significa difendere il diritto dei cittadini ad essere informati, rafforzare la trasparenza della vita pubblica, valorizzare la cultura e le energie vive dell’Isola. Una Sicilia senza informazione è una Sicilia più debole, più esposta alle opacità, più distante dai suoi cittadini. Una Sicilia con un’informazione libera, plurale e fatta da giornalisti professionisti e pubblicisti è una Sicilia che cresce, che si interroga, che costruisce futuro. Confidiamo nella vostra responsabilità. Il tempo per rimediare c’è: usiamolo bene”.






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