Il ministro della Salute Orazio Schillaci revoca il Nitag dopo le polemiche sulle nomine. Una decisione per rafforzare il rigore scientifico nelle politiche vaccinali.

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato un decreto per revocare la nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag), l’organismo che supporta il Ministero nella definizione delle politiche vaccinali.

La decisione, annunciata il 15 agosto, segue giorni di intense polemiche legate alle posizioni di due membri del gruppo, accusati di aver espresso in passato opinioni sulle vaccinazioni non supportate da evidenze scientifiche. Il Nitag, rinnovato appena dieci giorni fa, è stato azzerato per garantire un approccio più rigoroso e trasparente nella gestione della salute pubblica.

Motivazioni della revoca

Il Ministero della Salute, in una nota ufficiale, ha spiegato che la revoca si rende necessaria per avviare un nuovo processo di nomina dei componenti del Nitag. “Si ritiene necessario coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati”, si legge nel comunicato. Schillaci ha sottolineato l’importanza di un lavoro improntato alla serietà e al rigore: “La tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini”. La decisione mira a ricostituire il gruppo con esperti che riflettano pienamente il consenso scientifico, evitando controversie che possano minare la fiducia dei cittadini nelle politiche vaccinali.

Reazioni della comunità medica

La revoca ha ricevuto il plauso della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Il presidente Filippo Anelli ha accolto con favore l’iniziativa, dichiarando: “Accogliamo con estremo favore l’iniziativa del ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha firmato il decreto per azzerare la composizione del Nitag. Da medici condividiamo, senza se e senza ma, la sua affermazione: la salute va difesa con rigore scientifico”. Anelli ha sottolineato come il Codice deontologico dei medici ponga le evidenze scientifiche alla base della pratica professionale, evidenziando il ruolo dei vaccini nella prevenzione delle malattie e nella protezione delle persone fragili, come anziani e immunodepressi.

Il valore dei vaccini

Anelli ha richiamato l’importanza dei vaccini come strumento fondamentale per la salute individuale e collettiva. “Il vaccino previene le malattie, ne riduce la gravità in chi si ammala nonostante la vaccinazione, protegge, sia direttamente che indirettamente, riducendo la circolazione dei patogeni, le persone fragili”, ha affermato. Ha citato uno studio recente pubblicato su Jama Health Forum, secondo cui i vaccini contro il Covid-19 hanno salvato oltre 2,5 milioni di vite tra il 2020 e il 2024, con un impatto significativo: “Un anno di vita salvato ogni 900 dosi di vaccino”.

Prossimi passi

Il Ministero della Salute ha annunciato l’avvio di un nuovo processo di selezione per i membri del Nitag, con l’obiettivo di coinvolgere esperti e stakeholder rappresentativi del panorama scientifico e sanitario italiano. L’attenzione si concentrerà sulla trasparenza e sulla competenza, per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle politiche vaccinali. La revoca rappresenta un segnale chiaro: la salute pubblica deve basarsi su dati scientifici inequivocabili, lontani da polemiche e speculazioni.