“C’è una destra che forza le regole, che fa del potere una forza di aggregazione tra personalità diverse e qui in  Sicilia riedita il peggior clientelismo come strumento e fine dell’azione politica”.

La festa dell’Unità a Rosolini

Lo ha detto il senatore del Pd, Antonio Nicita, che ha attaccato il Centrodestra, al comando del Paese e della Regione siciliana, nel corso della festa dell’Unità tenutasi nei giorni scorsi a Rosolini, a cui hanno preso parte esponenti nazionali del Pd, come l’ex ministro, Andrea Orlando e l’ex ministra alla Sanità, Beatrice Lorenzin, oltre al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.  L’esponente siracusano del Pd ha, di fatto, rilanciato una questione sollevata nelle settimane scorse da Carlo Calenda, leader di Azione che aveva scatenato numerose polemiche.

“Lavorare in Sicilia? Basta essere parente di un consigliere di maggioranza”

Nella sua arringa, il senatore del Pd ha denunciato alcune pratiche legate alla ricerca di un’occupazione, così difficile da raggiungere, del resto la Sicilia, specie nelle Aree interne, sta subendo uno spopolamento senza precedenti, aggravato anche dalla mancanza di servizi, tra cui l’assistenza sanitaria e la viabilità, tra le più precarie in Italia.

“Qui in Sicilia è venuto il momento – ha detto Nicita –  di dire con coraggio che ci siamo stancati di vedere un civismo finto che in realtà è opportunismo e trasformismo di giovani amministratori che sono vecchissimi. Ripresentano pezzi di Sicilia che non volevamo più vedere, che costruiscono la politica come carriera personale, che fanno concorsi in cui ci sono parenti e amici di parenti”.

E, in modo provocatorio, rispondendo ad una ipotetica domanda di giovane in cerca di un lavoro, Nicita si è espresso così:  “Devi essere parente di un consigliere comunale di maggioranza e stai sicuro che un posto da vigile urbano o da progettista lo si trova”. Forse, non a caso il senatore del Pd ha parlato di vigili urbani dopo la sua interrogazione in merito ad un concorso per agente di Polizia municipale al Comune di Melilli al centro di un ricorso al Tar di alcuni candidati.

Gli intrecci tra Melilli e Francofonte

Infine, Nicita ha acceso i riflettori su quello che lui stesso definisce “un fenomeno interessante”, cioè  “la grande forza di attrazione tra Comuni  limitrofi, come Melilli e Francofonte” che sono guidati rispettivamente da Peppe Carta, deputato regionale del Mpa-Grande Sicilia, e Daniele Lentini. Al Comune di Francofonte, di recente, si è insediata la Commissione prefettizia per verificare se vi sono infiltrazioni mafiose tali da influenzare l’attività amministrativa.

Il senatore del Pd entra nello specifico sottolineando che “se sei consigliere comunale da una parte lavori nell’altra” e sulla questione assicura di aver presentato delle interrogazioni parlamentari. “Ci siamo stancati  – ha detto Nicita – di questo stato di cose e da qui deve partire questa richiesta di cambiamento. Lo so che siamo rassegnati e ci sono persone che non vanno a votare ma non è che non andando a votare le cose miglioreranno: siamo qui per costruire una forza di cambiamento e dire basta a questa miseria umana. Torna la questione morale in Sicilia ed il tema della legalità in Sicilia”