Ci sarebbero anche due dipendenti che rubavano all’interno di un hotel a Cefalù. Sette sono state denunciate per furto di diversi prodotti di vario genere messi a segno nel corso degli ultimi due anni ai danni della struttura recettiva.

Con disinvoltura i ladri portavano via cosmetici, articoli da bagno, alcolici, caffè, posate, prodotti per aperitivi, piccoli articoli da arredo giardino.

La banda è stata smascherata dalla polizia. Gli autori dei furti, secondo le indagini svolte dai poliziotti del commissariato di Cefalù, sono due dipendenti della struttura ricettiva che si sarebbero giovati della complicità di altri due colleghi oltre che del contributo offerto da altre tre persone, familiari di uno degli indagati.

Le indagini dei poliziotti sono scattate dopo la  denuncia presentata dai responsabili della struttura che avevano registrato copiosi ammanchi, ipotizzandone la natura di indebite sottrazioni. Con discrezione e professionalità, gli agenti hanno lavorato sotto traccia, giungendo fino ai due dipendenti. Nei bagagliai di vetture a loro in uso, sono stati trovati centinaia di articoli, stipati, appena sottratti e caricati. Le indagini dei poliziotti hanno consentito di ipotizzare rilievi penali anche nella condotta di altre 5 persone.

Tutta la refurtiva, parte della quale era custodita in un magazzino nella disponibilità di uno dei dipendenti, è stata restituita alla ditta. Le operazioni di rinvenimento degli articoli e il fatto che appartenessero all’albergo è stata facilitata dalla circostanza che su ognuno dei pezzi trovati era apposto il logo della struttura ricettiva.

Si sospetta che parte della refurtiva fosse destinata all’arredo di altre strutture ricettive riconducibili ad alcuni indagati, alla luce del ritrovamento di alcuni articoli trafugati in due bed & breakfast cefaludesi e messi a disposizione dei rispettivi ospiti.

Per la buona riuscita dell’operazione gli agenti hanno fatto ricorso a una meticolosa attività di monitoraggio delle principali piattaforme per le prenotazioni di soggiorni in strutture ricettive, constatando come nelle immagini descrittive dei predetti b&b si notassero alcuni articoli di fatto prodotti in via esclusiva per la nota struttura “vittima” dei furti in questione.