Dietro l’apparenza di una vita dorata si celava una rete pericolosa di inganni, estorsioni e legami oscuri: ecco cosa sappiamo sul duplice omicidio che ha sconvolto la comunità russa negli Emirati.

Erano belli, ricchi e amavano ostentarlo. Auto di lusso, jet privati, contatti altolocati e una vita tra Dubai, Mosca e resort esclusivi. Roman Novak, 38 anni, e sua moglie Anna sembravano vivere un sogno fatto di criptovalute e affari internazionali. Un sogno che si è trasformato in un incubo nel cuore del deserto emiratino, dove i loro corpi smembrati sono stati ritrovati settimane dopo la loro scomparsa.

Un incontro con “investitori” finito nel sangue

L’ultimo avvistamento della coppia risale a circa un mese fa. Roman e Anna erano diretti verso Hatta, una località montana a est di Dubai, per incontrare presunti investitori interessati al loro giro d’affari in criptovalute. Ma l’incontro si è rivelato una trappola mortale. Secondo le indagini emerse da fonti russe ed emiratine, i due sono stati rapiti da un gruppo criminale che ha poi chiesto l’accesso al wallet di criptovalute di Novak. Le richieste sono però cadute nel vuoto: il portafoglio digitale risultava vuoto. E a quel punto, la sorte della coppia era segnata.

I corpi smembrati ritrovati nel deserto

A dare l’allarme sono stati i familiari della coppia in Russia, preoccupati per il silenzio improvviso. Le autorità degli Emirati Arabi Uniti hanno quindi avviato le ricerche, fino alla macabra scoperta: i corpi di Roman e Anna Novak sono stati trovati sepolti nel deserto, orrendamente smembrati. Tracce di sangue, coltelli nascosti vicino alla scena del crimine, una maglietta abbandonata in fretta e furia e altre prove hanno portato gli investigatori a identificare i responsabili.

Tre sospettati con un passato oscuro

Dietro il delitto ci sarebbe un trio russo tornato da poco a San Pietroburgo, arrestato dopo un’indagine congiunta tra Russia e Emirati. I sospettati sono:

  • Konstantin Shakht, 53 anni, ex investigatore della squadra omicidi, oggi dedito al traffico di droga;
  • Yury Sharypov, 46 anni;
  • Vladimir Dalekin, 45 anni.

Gli ultimi due sono reduci di guerra, avendo combattuto in Ucraina per la Russia prima di essere congedati. Secondo le autorità, sono proprio loro gli “investitori” che hanno attirato Roman e Anna in una trappola. La stampa russa parla di altri cinque connazionali, tutti sotto i 25 anni, coinvolti a vario titolo nell’operazione criminale. Gli inquirenti stanno approfondendo le responsabilità di ciascuno.

Un passato burrascoso dietro il lusso social

Nonostante il tenore di vita ostentato, Roman Novak non era nuovo a problemi con la giustizia. Aveva già scontato una pena per appropriazione indebita, e al momento della sua scomparsa era sotto indagine per la presunta truffa di oltre 43 milioni di euro ai danni di investitori in criptovalute. Secondo fonti russe, tra le sue vittime figuravano uomini d’affari cinesi e mediorientali, attratti dalle promesse di crescita di un’app per transazioni digitali, che Novak sosteneva fosse stata sviluppata da programmatori ucraini. “Era molto abile nel presentarsi come un pari di Pavel Durov o degli sceicchi arabi”, ha scritto il quotidiano Komsomolskaya Pravda. “In realtà, era solo un manipolatore talentuoso, capace di farsi consegnare centinaia di milioni di dollari”.

Auto d’epoca e amicizie potenti: il volto pubblico di Novak

Poco prima della sua morte, Roman Novak si era vantato dell’acquisto di un’auto d’epoca molto rara: una AC Cobra britannica, pezzo ambito tra i collezionisti. Sempre sui social, amava mostrare una vita fatta di voli privati e party esclusivi. Non mancavano i riferimenti a presunte amicizie con figure influenti, come il fondatore di Telegram, Pavel Durov.
Ma dietro quella patina dorata si celavano rapporti pericolosi, affari opachi e, a quanto pare, nemici decisi a tutto pur di mettere le mani su eventuali fortune nascoste.

Indagini tra Mosca e Dubai

Il caso ha sollevato interrogativi anche sulla rete di affari che Novak avrebbe costruito tra Mosca City, il distretto finanziario della capitale russa, e gli Emirati. Secondo alcune fonti, la polizia russa ha recentemente effettuato controlli nelle piattaforme di scambio crypto di Mosca alla ricerca di tracce dei fondi di Novak. Anche se il wallet risultava vuoto, resta il sospetto che vi siano altri conti o criptovalute non ancora identificati.

Fonte: Daily Mail.

Lo sapevi che…?

  • L’AC Cobra acquistata da Novak è uno dei modelli più ricercati nel mercato delle auto classiche, con esemplari che possono superare i 2 milioni di euro.
  • Sempre più criptomilionari russi si trasferiscono a Dubai, attratti da regimi fiscali vantaggiosi e norme meno restrittive.
  • Le truffe legate alle criptovalute sono in forte aumento: secondo Chainalysis, nel 2024 sono stati rubati oltre 10 miliardi di dollari in crypto in tutto il mondo.

FAQ

  • Chi era Roman Novak?
Un imprenditore russo legato al mondo delle criptovalute, con un passato segnato da una condanna per appropriazione indebita. Viveva a Dubai con la moglie Anna.
  • Cosa è successo a Roman e Anna Novak?
Sono stati rapiti e uccisi negli Emirati Arabi Uniti, dopo essere stati attirati in un incontro trappola con falsi investitori.
  • Chi sono i sospettati?
Tre cittadini russi, due ex militari e un ex investigatore, sono stati arrestati dopo essere tornati in patria.
  • Perché sono stati uccisi?
Secondo le autorità, i rapitori volevano accedere ai fondi crypto di Novak. Non trovando nulla, avrebbero deciso di eliminarli.Cosa succederà ora?
I tre arrestati sono in custodia cautelare fino a dicembre. Le indagini proseguono per identificare eventuali complici.