Il 27 novembre iniziano le prove per infanzia e primaria, a seguire la secondaria. Tra riserve da sciogliere, permessi non retribuiti e convocazioni, ecco tutto ciò che c’è da sapere.

Il conto alla rovescia è iniziato: il concorso docenti PNRR3 entra nel vivo con la fase delle prove scritte, previste tra fine novembre e inizio dicembre 2025. Dopo la scadenza delle domande di partecipazione del 29 ottobre, migliaia di candidati sono ora in attesa di affrontare uno degli step più delicati del percorso verso l’insegnamento nella scuola pubblica.

Le date sono ufficiali, le convocazioni stanno partendo, ma le incognite non mancano: tra chi partecipa con riserva in attesa del titolo, chi si sposta da una regione all’altra, e chi è già in servizio con contratti a tempo determinato, il quadro è complesso. Ecco cosa prevede il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Date ufficiali e modalità di convocazione

Secondo quanto comunicato dal Ministero, la prova scritta del concorso docenti PNRR3 si svolgerà secondo questo calendario (fonte: Orizzonte Scuola):

  • 27 novembre 2025: infanzia e primaria (turno mattutino e pomeridiano)
  • 1, 2, 4, 5 dicembre 2025: scuola secondaria di primo e secondo grado (turno mattutino e pomeridiano)

Ogni candidato riceverà almeno 15 giorni prima una convocazione individuale da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) competente. La convocazione indicherà data, ora e sede della prova, che si svolgerà nella regione indicata nella domanda.

Le operazioni di identificazione inizieranno alle 8.00 per il turno mattutino (prova dalle 9.00 alle 10.40) e alle 13.30 per il turno pomeridiano (prova dalle 14.30 alle 16.10). L’assenza nel giorno stabilito, anche per forza maggiore, comporta l’esclusione dal concorso.

Documenti da portare: attenzione ai dettagli

Per essere ammessi in aula, i candidati dovranno essere muniti di:

  • Documento di riconoscimento valido
  • Codice fiscale

È fondamentale presentarsi puntuali e con la documentazione completa, pena la non ammissione alla prova (fonte: Orizzonte Scuola).

Partecipazione con riserva: chi può e come funziona

Un nodo importante riguarda i candidati che partecipano con riserva, cioè pur non avendo ancora il titolo di accesso al momento della prova scritta. Si tratta, in particolare, di:

  • Abilitandi su classe di concorso (percorsi 30 o 60 CFU, a.a. 2023/24 o 2024/25)
  • Specializzandi sostegno (percorsi Indire/università ex art. 6 e 7 del DL 71/2024)
  • Candidati con titolo estero in fase di riconoscimento

Questi candidati hanno potuto presentare domanda con riserva. Tuttavia, è responsabilità del singolo procedere con lo scioglimento della riserva, che sarà possibile solo dal 15 dicembre 2025 al 2 febbraio 2026, attraverso una piattaforma online dedicata (fonte Orizzonte Scuola).

Chi non conseguirà il titolo entro il 31 gennaio 2026 o non comunicherà lo scioglimento della riserva in tempo, verrà escluso anche se avrà superato la prova scritta.

Quando si conosce l’esito della prova?

I candidati sapranno subito dopo il test se hanno superato la prova scritta: al termine dei 100 minuti, il sistema mostrerà il punteggio ottenuto. Chi raggiunge almeno 70/100 potrà accedere alla prova orale. Resta da chiarire se l’elenco ufficiale dei candidati ammessi all’orale sarà pubblicato prima o dopo la scadenza del termine per sciogliere la riserva (fonte Orizzonte Scuola).

Supplenti in servizio: i permessi per partecipare

Per i docenti attualmente in servizio con contratto a tempo determinato, partecipare al concorso può comportare la necessità di assentarsi. A questo proposito, l’articolo 35 del CCNL Scuola 2019/2021 stabilisce che anche i docenti a termine hanno diritto a fino a 8 giorni di permesso non retribuito per motivi di esame, inclusi quelli necessari a raggiungere la sede d’esame.

Questi permessi:

  • Non sono retribuiti
  • Interrompono la maturazione dell’anzianità di servizio

In alternativa, i docenti con incarico fino al 30 giugno o 31 agosto possono usufruire di:

  • 3 giorni di permesso retribuito
  • 6 giorni di ferie per motivi personali o familiari, documentabili anche con autocertificazione

In questi casi, il dirigente scolastico non può entrare nel merito del motivo della richiesta, ma deve solo verificarne la correttezza e il rispetto dei limiti previsti (fonte: Tecnica della Scuola).

Chi è convocato alla prova scritta?

Sono convocati tutti i candidati che:

  • Hanno correttamente presentato domanda entro il 29 ottobre
  • Non hanno ricevuto comunicazione di esclusione
  • Sono in possesso di ordinanza o sentenza del giudice che consente l’ammissione con riserva

Curiosità: come funziona il test scritto?

Il test scritto del concorso PNRR3 ha durata di 100 minuti e si svolge al computer. È composto da domande a risposta multipla, valutate automaticamente dal sistema. È considerato superato con un punteggio pari o superiore a 70 su 100. Il risultato è immediato, visibile al candidato subito dopo la consegna.

FAQ sul concorso docenti PNRR3

Quando si svolge la prova per infanzia e primaria?
Il 27 novembre 2025, con turni mattutino e pomeridiano.

E per la scuola secondaria?
Nei giorni 1, 2, 4 e 5 dicembre 2025, sempre su doppio turno.

Chi può partecipare alla prova?
Tutti i candidati regolarmente iscritti, non esclusi, compresi quelli ammessi con riserva.

È obbligatorio lo scioglimento della riserva?
Sì, entro il 2 febbraio 2026. In caso contrario, l’eventuale prova superata non avrà valore.

I docenti supplenti possono assentarsi per partecipare?
Sì, hanno diritto a 8 giorni di permesso non retribuito, o a 3+6 giorni tra permessi retribuiti e ferie per motivi personali.