L’accusa è pesante. Gioacchino Gargano, il podcaster palermitano, avrebbe violentato una ragazzina di 17 anni quando faceva l’animatore in un villaggio turistico a Ustica.

Lo ha raccontato la stessa ragazza adesso 24 enne che non ha mai dimenticato quella terribile esperienza vissuta.

Qualche settimana fa era stato trasmesso l’audio shock di Asia, la ragazza coinvolta nello stupro di gruppo al Foro Italico registrato dal podcaster palermitano Gioacchino Gargano, in cui la giovane parlava della dinamica di quanto accaduto la notte in cui ha subito la violenza. A seguito di quella puntata, una ragazza di ventiquattro anni, Marta, ha trovato il coraggio di denunciare in procura, e ieri ai microfoni de Le Iene ( Roberta Rei e Marco Occhipinti) di aver subito una presunta violenza sessuale, quando era ancora minorenne, da parte dello stesso Gargano.

“Avevo diciassette anni – racconta all’inviata – e lui era una persona che stimavo, che mi faceva ridere, che sapeva prendermi con le parole. Mi fidavo”. I due si conoscono a Ustica presso un villaggio turistico, dove Marta, allora diciassettenne, era in vacanza con la madre e Gioacchino, ventunenne, era un animatore.

“Oltre questa amicizia si era creata un’intesa sessuale, avevamo ogni tanto dei momenti intimi, che però in realtà non arrivavano mai al dunque”, ha raccontato Marta. Un giorno, a fine serata, arrivata l’ora di ritirarsi nei propri bungalow l’uomo l’avrebbe raggiunta e chiamata:  “Aveva bevuto, ma non era ubriaco, gli dico “io sto risalendo perché non posso fare tardi, sono stanca. Lui mi prende per la mano e mi trascina di forza.

Mi prende le spalle, mi sbatte contro questo bungalow, e cercava di baciarmi, di toccarmi e io non volevo”. Poi i momenti drammatici della violenza. “Inizia a bloccarmi le mani, la faccia, la bocca perché dicevo “no, no, non voglio”. Mi inizia a baciare, mi inizia a toccare, inizia a bloccare le mani. Marta racconta di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali contro la sua volontà, accuse riportate fedelmente nella denuncia/querela presentata alla Procura.

Violenza che, secondo il suo racconto, sarebbe terminata solo quando Marta avrebbe visto nel buio la sua amica Chiara. “L’ho visto in tv che parlava di violenza e diceva che quando una donna dice no è no – aggiunge Marta – Mi è venuta una rabbia fortissima e ho deciso di denunciare”.

Sui social Gargano ha scritto un post. “Mi stanno massacrando. Mi stanno accusando di qualcosa di troppo grande che non c’è stato. Mi distruggeranno. Non lo so quanto riuscirò a resistere”.