“Ridisegnare la democrazia”
venerdì 14 novembre alle 17.30 all’istituto Arrupe
in via Franz Lehar n. 6
PALERMO – E’ possibile ridisegnare la democrazia in un mondo in crisi? A partire da questa domanda si svolgerà il primo di un ciclo di incontri dal titolo Ridisegnare la democrazia, ispirato dalla concretizzazione del libro di Antonio La Spina che, ponendo l’accento sui processi in atto, cerca di aprire uno spazio di riflessione sull’impegno democratico dei cittadini. In particolare, si inizierà con il confronto su “Processi decisionali e innovazione nella democrazia” venerdì 14 novembre all’Istituto Arrupe in via Franz Lehar n. 6. Per l’occasione prenderanno la parola Giuseppe Verde e Anna Fici, docenti dell’Università di Palermo.
“Gli eventi di questo periodo storico stanno mettendo alla prova la nostra fiducia nella democrazia – afferma p. Gianni Notari, direttore dell’Istituto Arrupe -. Il termine democrazia in concreto, non ha ovunque lo stesso significato: alcuni Paesi prevedono strumenti come il referendum propositivo, altri no; alcuni danno ampio spazio alla partecipazione deliberativa dei cittadini, altri meno; alcuni sperimentano forme innovative per riconfigurare istituzioni esistenti, altri delineano nuovi organismi. Molte di queste innovazioni, tuttavia, non sono ancora state pienamente realizzate o restano solo proposte in discussione”.
Successivamente, gli altri tre incontri tratteranno temi quali: la democrazia diretta, la democratizzazione delle autorità indipendenti, le nuove autorità di tutela, le forme di governo e i sistemi elettorali.
“Il tempo che viviamo evidenzia una grave crisi del modello democratico, che molti cittadini in diverse nazioni, stanno sperimentando – si legge nella nota dell’Arrupe -. Alcuni, fedeli all’idea democratica, guardano con sgomento a ciò che accade. Altri, invece, iniziano a considerare con favore soluzioni non democratiche. Altri ancora, pur di fronte a segnali sempre più allarmanti, restano indifferenti!”.
L’iniziativa si inserisce nel solco di GenerAzioni, il percorso di formazione sociopolitica, avviato negli scorsi anni e proseguito con la Summer School, dello scorso luglio, dedicata alle sfide di una democrazia “malata”.

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