I giudici del Tribunale di Siracusa hanno condannato due agenti della Squadra mobile di Siracusa, Rosario Christian Salemi, 55 anni, e Giuseppe Iacono, 61 anni, al termine del processo di primo grado per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.

Le condanne

Il primo ha rimediato una pena pari a 27 anni di reclusione, il secondo ha avuto 26 anni di carcere. Una sentenza più pesante rispetto alle richieste dell’accusa che aveva sollecitato 24 anni per Salemi e 22 anni per Iacono. Un anno di carcere per Giancarlo De Benedictis, Riccardo Di Falco, gli altri due imputati.

La vicenda

Secondo la tesi della Procura, i due poliziotti, che vennero arrestati nell’ottobre del 2022, per circa 10 anni avrebbero commerciato droga, anzi, nelle indagini sarebbe emerso che avrebbero venduto partite di stupefacenti che erano state sequestrate a seguito di varie operazioni delle forze dell’ordine contro lo spaccio.

Le testimonianze

Una parte importante delle indagini si fonda sul contributo di Francesco Cesco Capodieci, l’ex boss del clan Bronx ed ex collaboratore di giustizia e di Massimiliano Mandragona, un altro collaboratore: il primo ha avuto un anno e 10 mesi di reclusione in abbreviato, l’altro 10 mesi.

Nell’inchiesta della Dda di Catania è indicato che i due poliziotti, avendo avuto informazioni sulla decisione di Capodieci di pentirsi, avrebbero avuto timore che saltassero fuori i loro nomi e così, attraverso la famiglia dell’ex boss del Bronx avrebbero provato a convincerlo ad affidarsi a loro per la gestione della sua collaborazione con la giustizia.

I soldi

Mandragona, nel corso della sua deposizione agli inquirenti, ha parlato dei presunti rapporti d’affari. “Dal 2015 a 2017 ogni quaranta giorni – racconta Mandragona – consegnavamo Salemi 2000 euro. Salemi ci diceva che andava a Catania per parlare con un cancelliere ma noi sospettavamo che non fosse vero. Ad ogni modo glieli consegnavamo lo stesso perché ci conveniva visto che ,ci avvisava di tutte le attività della polizia, dei carabinieri e della finanza riferendoci le informazioni che aveva in merito e che potevano danneggiare noi o il gruppo del Bronx”.