I giudici del Tribunale di Siracusa, oltre ad emettere delle sentenze pesantissime per i due poliziotti della Questura, Rosario Salemi e Giuseppe Iacono (27 e 26 anni di carcere) accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, ha condannato i due imputati al risarcimento delle parti civili.

Le parti civili

Tra queste, ci sono anche due agenti di polizia, Claudia Catania, difesa dall’avvocato Luigi Latino, e Giuseppe Mallia, assistito dall’avvocato Vanessa Greco, in un primo momento coinvolti nell’inchiesta della Procura, salvo poi essere del tutto scagionati con l’archiviazione, peraltro richiesta dagli stessi magistrati. L’avvocato Greco ha manifestato grande soddisfazione per l’esito del processo “anche perché c’era stata la richiesta di estromissione delle parti civili”.

Il risarcimento

Come emerge nel dispositivo della sentenza, il risarcimento sarà liquidato in sede civile ma gli imputati sono stati condannati al pagamento delle spese processuali.  Tra le parti civili anche Enza Farieri, difesa dall’avvocato Paolo Sarcià, ed i ministeri dell’Interno e della Giustizia, rappresentati dall’ Avvocatura di stato con l’avvocato Francesco Nicotra.

Iacono è stato anche condannato al pagamento di una multa pari a 117 mila, 120 mila euro, invece, per Salemi.  Entrambi sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e interdetti legalmente per la durata della pena. Inoltre, il Tribunale ha decretato l’estinzione del rapporto di lavoro nei confronti dell’amministrazione di appartenenza ed ha applicato la libertà vigilata per la durata di 5 anni.

La vicenda

Secondo la ricostruzione dell’accusa, che è stata accolta dai giudici del Tribunale di Siracusa, i due poliziotti (assistiti dagli avvocati Pietro Granata, Salvatore Liotta, Puccio Forestiere e Sebastiano Troia) arrestati nell’ottobre 2022, avrebbero per circa dieci anni gestito un traffico di stupefacenti, rivendendo droga sequestrata durante operazioni di polizia.

I collaboratori

Determinanti sono state, ai fini delle indagini, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia che avrebbero descritto nei dettagli gli affari con la droga dei due poliziotti. Gli imputati sono, peraltro, volti noti in città e sono stati protagonisti di inchieste antimafia importanti, tra cui Lybra, conclusa nel 2004, con numerosi arresti ai danni degli esponenti del clan Bottaro-Attanasio.