Un riconoscimento alle eccellenze siciliane che coniugano crescita economica e rispetto dell’ambiente. Con queste premesse nasce il premio “Custode dell’Ambiente”, voluto dalla Regione Siciliana e dall’assessorato al Territorio e Ambiente, in collaborazione con Arpa Sicilia. L’obiettivo è chiaro: premiare le realtà imprenditoriali, artistiche e istituzionali che operano in Sicilia e che si distinguono per l’impegno concreto nella tutela ambientale.
La cerimonia di consegna si terrà il 21 novembre 2025 al teatro Pirandello di Agrigento, con una cornice istituzionale di grande rilievo. All’evento parteciperanno, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il presidente del Senato Ignazio La Russa e il presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno. Una presenza significativa che testimonia l’importanza strategica attribuita alla sostenibilità nelle politiche regionali.
Un premio per chi crea sviluppo nel rispetto dell’ambiente
A presentare l’iniziativa è stato l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Giusi Savarino, che ha sottolineato il valore simbolico e pratico del riconoscimento: “Un premio che la Regione intende riconoscere, per la prima volta, a quelle realtà siciliane che sanno creare sviluppo con un’attenzione alla sostenibilità ambientale”.
Con questa dichiarazione, l’assessore ha voluto rimarcare come l’attenzione della Regione non si limiti a proclami, ma si traduca in azioni concrete di valorizzazione delle buone pratiche. Il premio punta infatti a incentivare un modello di crescita sostenibile, capace di fare scuola anche oltre i confini dell’isola.
“In Sicilia – ha proseguito l’assessore – ci sono realtà imprenditoriali solide, importanti, ma anche start up che sono attive da poco, artisti ed enti pubblici, impegnati da anni su questo fronte. Il governo Schifani ha deciso di accendere un faro su di loro perché diventino un esempio per gli altri”.
Parole che riconoscono l’impegno diffuso e trasversale di un ecosistema locale in fermento, dove innovazione, cultura e territorio si intrecciano nella costruzione di un futuro più verde.
Una tradizione ecologista da riscoprire e valorizzare
Nel delineare il quadro culturale e istituzionale che ha portato alla nascita del premio, l’assessore Savarino ha richiamato un primato spesso dimenticato: “La Sicilia è stata la prima regione a istituire una riserva, il resto d’Italia è arrivato un decennio dopo. È in noi questa sensibilità e dobbiamo preservarla, alimentarla e farla conoscere al resto del mondo”.
Una dichiarazione che invita a recuperare e diffondere la vocazione ecologica della Sicilia, troppo spesso oscurata da narrazioni negative. L’evento di Agrigento diventa così un’occasione non solo per premiare, ma per raccontare un’identità regionale fondata anche sulla custodia degli habitat naturali.
Durante la serata verranno consegnati non solo i premi “Custode dell’ambiente” ma anche i riconoscimenti di “Ambasciatore dell’ambiente”, destinati a personalità internazionali che promuovono la causa ambientale con uno sguardo rivolto alla Sicilia.
“Il 21 novembre ad Agrigento consegneremo i premi “Custode dell’ambiente” e il riconoscimento di “Ambasciatore dell’ambiente” a chi nel mondo si impegna a promuovere l’attenzione che la Sicilia ha verso la sostenibilità ambientale e la tutela degli habitat naturali”, ha concluso Savarino.
Un segnale politico e culturale per la Sicilia del futuro
Il premio si inserisce in un quadro più ampio di politiche regionali orientate alla sostenibilità, in linea con le sfide ambientali globali e con le direttive europee sul clima e la biodiversità. In questo senso, la collaborazione tra Regione Siciliana e Arpa Sicilia rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra istituzioni pubbliche.
Il coinvolgimento di esponenti politici di primo piano, come il presidente Schifani e il presidente del Senato La Russa, segnala una precisa volontà: portare l’ambiente al centro del dibattito pubblico, non come vincolo ma come opportunità per una rigenerazione economica e sociale della Sicilia.
Il premio “Custode dell’Ambiente” può così diventare un punto di riferimento per le future generazioni, un simbolo di quel cambiamento culturale che molti auspicano ma pochi promuovono concretamente. Premiare chi ha già iniziato questo percorso è il primo passo per amplificare l’effetto positivo e costruire una rete di esperienze replicabili.






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