Ancora un’aggressione in centro a Palermo In sei si sono affrontanti. Uno dei contendenti ha riportato ferite al naso e la faccia rigata dal sangue; un altro, un incensurato di 42 anni, rimane a terra con il braccio destro ferito.

L’accoltellamento sarebbe avvenuto attorno alle 22,30 vicino al dehors di Cucina, uno dei ristoranti più frequentati.

Indagini affidate alla polizia

Le indagini sono condotte dalla polizia. Gli agenti hanno eseguito i rilievi per recuperare eventuali tracce biologiche e stanno acquisendo i filmati delle telecamere del ristorante e di altri negozi per cercare di individuare chi abbia usato il coltello.

Anche per questo finora è trapelato poco o nulla sui momenti drammatici della lite che potrebbe essere legata ai contrasti tra pusher per lo spaccio di droga nella zona. Dalle testimonianze e dai video circolati nelle chat, viene descritta una rissa degenerata in pochissimi secondi.

La sommaria ricostruzione

Prima le grida, poi il gruppo di ragazzi che si spintona, quindi la lama che spunta fuori all’improvviso.

Nel giro di pochi minuti sul posto sono arrivate anche diverse volanti ma gli agenti hanno trovato a terra solo il ferito, portato al pronto soccorso di Villa Sofia da un’ambulanza del 118, mentre tutti gli altri sono scappati.

L’allarme

Via Isidoro La Lumia non rientra formalmente nella zona rossa istituita dalla prefettura dopo l’omicidio del ventunenne Paolo Taormina, avvenuto davanti al suo pub O Scruscio di via Spinuzza, all’Olivella, ma è da anni considerata una delle aree più esposte della movida. E la memoria recente riporta al 10 dicembre del 2023 quando, proprio nella stessa strada, si sfiorò la tragedia. Marco Cucina, poi condannato a 7 anni e 4 mesi in primo grado, esplose otto colpi in aria durante i tafferugli che coinvolsero una ventina di giovani.

Dai palazzi venne immortalato mentre impugnava la pistola facendo fuoco ripetutamente: allo stesso tempo la folla, terrorizzata, fuggiva in tutte le direzioni. Nelle motivazioni della sentenza, il giudice sottolineò «la risolutezza e la spregiudicatezza in totale dispregio per la pubblica incolumità» del suo comportamento. Un precedente che torna inevitabilmente alla mente di chi abita in quella zona, convinti che l’ultimo episodio non sia isolato ma faccia parte di un problema che si trascina da molti anni.

Le altre zone

L’allarme però non riguarda soltanto via La Lumia. Poco più in là, dentro la vera zona rossa, cioè nel perimetro Olivella-Massimo, Vucciria e Maqueda-Stazione, aggressioni e rapine ai danni di turisti e passanti continuano a ripetersi con una cadenza impressionante. A fine ottobre un diciannovenne aveva colpito con due fendenti un pregiudicato di 35 anni in via Chiavettieri, segno che la mappa dei divieti e dei controlli rafforzati, definita dalla prefettura il 15 ottobre, non è bastata a frenare l’escalation. Anzi i vari casi segnalati dalle cronache compongono una sequenza in costante peggioramento che gli inquirenti non esitano a definire “complessa.

Tra sabato e domenica – solo per citare i fatti più recenti – un trentacinquenne ha denunciato di essere stato circondato, picchiato e derubato in corso Vittorio Emanuele, esattamente negli stessi luoghi in cui la vigilanza dovrebbe essere potenziata. Come se non bastasse, qualche giorno prima, una quattordicenne è stata aggredita da due coetanee in bici elettrica a piazza Castelnuovo: l’aggressione nei suoi confronti e del padre, che l’aveva raggiunta per difenderla, è proseguita pure all’interno di un locale dove la ragazza aveva cercato riparo.