“Sgarbi vuole andare via a maggio? Deve essere Musumeci a dettare i tempi. Se vuole può, anzi deve cacciarlo subito. Sgarbi non può decidere se e quando migrare verso una più comoda poltrona romana”.

A dichiararlo è la capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Valentina Zafarana destinataria in mattinata degli strali proprio di Sgarbi che adesso commenta così la dichiarazione resa oggi da Vittorio Sgarbi dopo aver appreso dal presidente Musumeci di dover lasciare la giunta.

“L’ipotesi di far saltare la trattativa con il mecenate dalla valigia piena di soldi disposto a investire su Selinunte, sbandierata da Vittorio Sgarbi – dice la capogruppo Zafarana – suona proprio come il ricatto di un ragazzino che messo fuori dalla partita perché più volte ammonito, vuol portare via il pallone”.

“Inutile ribadire come l’alta caratura culturale dell’Assessore Sgarbi – spiega Zafarana – cozzi con la levatura morale di un uomo, avvezzo a violente e volgari invettive contro chiunque e chicchessia dai gabinetti di mezza Italia. Tralasciando però questi aspetti, le mostre sbandierate da Sgarbi, sono davvero ben poca cosa per un uomo a capo di un assessorato tanto strategico per la Sicilia. Peraltro, quello del mecenate disposto a trattare solo con lui ed il ricattino personale contro lo stesso Musumeci, sono argomenti dalla bassissima levatura che speriamo siano a breve un lontano ricordo”.

“Un assessore, non può essere un curatore di mostre, ma in quanto organo di indirizzo politico, deve dare ad esempio risposte in merito alla riorganizzazione delle soprintendenze, risposte sui poli museali, con l’istituzione dei poli museali regionali, avrebbe potuto provvedere all’attuazione della legge sui parchi archeologici, avrebbe potuto mettere in rete i musei, istituire i parchi minerari o prevedere un sistema dei grandi musei con una propria autonomia finanziaria e gestionale. Morale, in questi mesi abbiamo pagato un curatore di mostre, non un assessore. Sgarbi – conclude Zafarana – non può rimanere aggrappato ad un ruolo concordato con il suo padrino politico Berlusconi”.

Carica di livore la risposta di Vittorio Sgarbi “La deputata senza merito Zafarana non conosce l’italiano, e non capisce che in tre mesi nessun assessore ha fatto e può fare un decimo di quello che ho fatto e programmato io. Verifichi i primi tre mesi degli assessori che mi hanno preceduto. Altro che “poca cosa” e “assessorato strategico”.

“Bravissimi funzionari stimolati dalle mie proposte – prosegue – come può chiedere alla direttice del palazzo Abatellis. E avere conferma dal sindaco Orlando e dal presidente della Fondazione Sicilia. Povera Zafarana che esiste solo perché polemizza con me! Quanto allo sponsor, si è entusiasmato alla ricostruzione del Tempio G di Selinunte dopo averne parlato con me; e non c’è nessun capriccio nei rapporti fiduciari. Perché Grillo, invece di affidarsi a Casaleggio, non si appoggia a Renzi o a Salvini? Si taccia la poverina”