“Il Pd nazionale in questa fase di discussione sul governo, eviti la soluzione disastrosa, banale e sterile dell’aventino’”.

Parole chiare. Sin troppo. L’ex senatore Pd, Beppe Lumia, in una video intervista a BlogSicilia, esprime chiaramente il suo pensiero in merito a come, secondo lui, i Dem usciti con le ossa rotte dal voto nazionale dovrebbero ‘aprirsi’ al dialogo in vista di un ipotetico nuovo esecutivo.

Per Lumia infatti, il Pd deve “assumersi la responsabilità di aprire un confronto con tutte le forze politiche, in particolare con il Movimento 5 Stelle per verificare se le proposte sono solo elettoralistiche, un bluff o se sono proposte serie con serissime coperture finanziarie in grado di dare una mano a questo Paese”.

Per l’ideatore del Megafono dunque, “il Pd non deve chiudersi in se stesso”. Quello che verrà poi “non dovrà essere un congresso del Pd dell’io, dell’ennesimo io leader che dobbiamo scegliere ma un congresso del progetto, delle idee, della riorganizzazione del partito nella società e nei territori”.

Secondo Lumia, infine, non va infatti “minimizzato” il recente nefasto dato elettorale nazionale ma “bisogna andare alla radice del male. Il male sta -ha affermato- nel ‘partito io’ che non ha affrontato le due grandi sfide: quella della uguaglianza perché manca il lavoro ed il sud è tagliato fuori e nella assenza di una risposta organica alla domanda di sicurezza che c’è nel nostro Paese, includendo in essa – ha concluso Lumia- la differenza che va fatta tra l’immigrato onesto e disonesto ed includendo nella sicurezza anche la lotta alle mafie che e’stata cancellata dall’agenda politica, ahimè, anche del mio partito…”.