“Delle due l’una: o fortuitamente si è ingenerato un grosso equivoco o qualcuno “questo equivoco” lo ha artatamente pianificato a fini strumentali”.

A parlare è il deputato regionale azzurro Marianna Caronia che riprende chi l’pha indicata fra coloro i quali potrebbero non votare la Finanziaria e dunque fra i 7 deputati (quattro dei quali forzisti) in dissenso cher rischianod if ar saltare proprio la maggioranza

“Io, indipendentemente dai colleghi che hanno condiviso questo malumore, ho contestato e continuo a contestare l’operato dei vertici siciliani di Forza Italia, le loro decisioni, i loro errori sulla composizione delle liste, le loro errate valutazioni sui risultati delle recenti elezioni nazionali, decisioni importanti assunte in solitario da 3 o 4 “eletti”, e ho chiesto e continuo a chiedere le loro dimissioni e un radicale rinnovamento del partito il quale anziché, come sinora ha fatto, parlare dei tetti degli stipendi dei dirigenti dell’ ARS , di abolire il doppio voto di genere o il voto segreto, che scopriamo essere, secondo la loro visione, il cancro della democrazia, mentre noi ingenuamente pensavamo che il vero cancro fossero la mafia, il malaffare, la corruzione, l’incapacità di dare risposte efficaci ai pressanti e drammatici problemi del popolo siciliano e continuo a chiedere loro di scendere giù in terra dall’olimpo dorato in cui beati vengono blanditi e lusingati da cortigiani e cortigiane che li assediano e vadano invece in mezzo alla gente , nelle periferie come in centro, a constatare il loro stato di bisogno, la totale mancanza di lavoro, la malasanità, la totale carenza nei servizi e l’assoluta assenza di solidarietà sociale, solo per elencarne alcuni”.

Ma poi caronia entra nel vivo della questione maggioranza e Finanziaria “Io ho sposato in pieno il programma dell’allora candidato, oggi grazie al cielo, Presidente della Regione, Nello Musumeci, e non sarà di sicuro la mia richiesta di democrazia e di regole all’interno del mio partito che potrà condizionare il mio voto sul bilancio e sulla legge finanziaria”.

A far saltare i nervi alla deputata è stata anche la voce insistente di una trattativa in corso proprio con il gruppo dei dissidenti ai quali ‘dare qualcosa’ per farli rientrare. Una voce ed una eventualità che non piace, come principio “Pregherei pertanto chi si sta preoccupando di ‘far rientrare questi quattro’ ribelli di non includermi tra coloro che dovranno essere recuperati in quanto preannuncio che il mio voto, nel caso di una buona Legge finanziaria, sarà favorevole, anche in coerenza col il mio ruolo di Deputata di maggioranza e a sostegno del Governo Musumeci”.

“Pregherei chi di competenza di continuare invece a elencarmi magari evidenziato in rosso il mio nome, tra coloro i quali come me continuano oltre che a dissentire sulla gestione del partito – conclude – anche a sperare che questa mia critica franca e anche dura possa convincere il vertice siciliano a far sì che Forza Italia si riappropri del suo tradizionale ruolo di partito popolare e democratico”.