“Il ruolo del vice presidente della regione e assessore all’economia Gaetano Armao nello scandalo dei beni della Regione svenduti va chiarito con urgenza. L’assessore, finito nella carte della procura di Agrigento – secondo quanto riporta da articoli di stampa – venga a riferire in aula prima della Finanziaria. Di certo non può gestire, da assessore all’Economia, la fusione di Crias, Ircac e Irfis, presente nel documento di stabilità, visto che si sarebbe interessato – sempre secondo notizie di stampa– per sbloccare un finanziamento di 4 milioni della Crias a favore di una persona finita agli arresti. Per questo chiediamo fin d’ora lo stralcio del cosiddetto Super-Irfis dalla Finanziaria”.

Così Il deputato del M5S all’Ars, Giancarlo Cancelleri attacca pesantemente il vice presidente della Regione.

Il riferimento è a un articolo de La Repubblica Palermo secondo il quale il nome di Gaetano Armao compare nelle carte dell’inchiesta su Vincenzo Sinatra, imprenditore arrestato nelle scorse settimane. “Ogni volta che l’avvocato varca la soglia di Palazzo per assumere l’incarioc di assessore la scintilla è dietro l’angolo” scrive il giornale. E in effetti è così. In questo caso Armao avrebbe caldeggiato il rilascio di un finanziamento Crias da 4 milioni di euro per la ristrutturazione di un albergo. E, sottolinea il giornale, i magistrati scrivo su Armao “E’ un soggetto che comparirà spesso nel novero delle persone che si mettono a disposizione di Sinatra”.

Nelle carte c’è anche il ome di un deputato, Riccardo Gallo Afflitto, che è suocero di Sinatra.

Sempre secondo il racconto del giornale Armao si interessa del finanziamento ma un funzionario regionale, Gianluca Guida riscontra irregolarità. Armao si rivolgerebbe al dirigente generale Alessandro Ferrara che interverrebbe su Guida facendo presente che l’avvocato sta per diventare assessore.

Ma la reazione di Armao alla diffusione di queste notizie è veemente. L’avvocatof a presente che in questa interpretazione delle carte c’è offesa nei supoi confronti e annuncia che chiederà tutela all’ordine degli avvocati visto che all’epoca dei fatti lui non aveva alcun ruolo politico e quella di cui si parla è attività di consulenza professionale. “Mi chiedo come si possa definire tutoraggio – dice al giornale – l’attività professionale. Un fatto gravissimo”.

Ma il problema più che giudiziario, visto che non c’è alcun provvedimento da parte della magistratura, rischia di diventare politico per la concomitanza della diffusione di queste notizie proprio nel giorno in cui si annuncia la fusione Ircac, Crias Irfis prevista in Finanziaria

“Stando a quanto si legge – afferma la capogruppo 5 stelle Valentina Zafarana– Armao, di cui ci sarebbero pure intercettazioni, viene definito dai magistrati ‘un tutor di Sinatra’, cioè di una persona finita agli arresti e a cui la Regione ha venduto una porzione del Parco dei Templi. Non mi sembra proprio robetta. Se fosse vero sarebbe gravissimo e si dovrebbe dimettere subito”.

Sull’Ircac il M5S recentemente ha chiesto ed ottenuto l’avvio di una commissione di inchiesta per fare luce sulla modalità di erogazione dei finanziamenti. E proprio ieri il Movimento si chiedeva come si può procedere alla fusione dei tre enti economici prima ancora di avere avviato l’inchiesta parlamentare.

A fare da contraltare c’è il grande allarme degli artigiani che nei giorni scorsi, invece, parlavano di Cassa bloccata e finanziamenti fermi e dell’esigenza di far ripartire ils istema pena il fallimento di molte imprese

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