Il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, rispetto alle notizie inesatte pubblicate da alcuni mezzi di informazione, precisa che: “L’emendamento che sta preparando la Presidenza dell’Ars non prevede in alcun modo di raddoppiare il budget dei deputati per i portaborse. Quelle apparse sulla stampa di oggi sono ancora una volta interpretazioni strumentali”.

“La norma che stiamo predisponendo permetterà – aggiunge Miccichè – di salvaguardare i ‘cosiddetti stabilizzati’ di Palazzo dei Normanni che, con il loro lavoro, hanno consentito in questi anni ai singoli deputati di espletare la loro attività legislativa, ma soprattutto consentirà una riorganizzazione degli uffici parlamentari e il risparmio di oltre 2 milioni di euro all’anno, per un totale di 10 milioni nel corso dell’intera legislatura”.

“In che modo riusciremo a far questo? Subito detto – spiega il presidente dell’Ars -. L’emendamento che arriverà in Aula prevede la cancellazione dei D6 (nuovi collaboratori esterni ‘assunti’ quest’anno) che costano 4 milioni e 100 mila euro all’Ars. La norma in esame dimezza il budget a disposizione di ogni deputato per i collaboratori esterni che non avrà più 58 mila euro ma la metà, 29 mila, per pagare tutti i propri collaboratori che lo aiutano a svolgere l’attività parlamentare, e che verranno retribuiti in base alla mansione e alla professionalità. L’altra metà del budget (circa 2 milioni) che erano stati stanziati per i D6 verrà, quindi, risparmiata”, conclude Miccichè.