Via libera in Commissione Bilancio ai documenti finanziari della Regione siciliana. Rispettato il calendario dei lavori stabilito dalla conferenza dei capigruppo con l’accordo del governo e della Presidenza dell’Ars che prevedeva la fine dei lavori della Commissione entro la sera di venerdì 20 aprile, ma per giungere ad una approvazione è stata necessaria una maratona notturna finita intorno alle 8 di questa mattina.

Adesso i documenti economici finanziaria della Regione, ovvero il bilancio di previsione 2018 e la legge di stabilità regionale, passano all’esame d’aula.

La manovra in Commissione, dopo lo stralcio delle riforme che sono state spostate nel collegato che sarà analizzato da maggio in poi, ha subito numerose modifiche. Nella giornata di ieri è passato all’unanimità e col parere favorevole del Governo un emendamento di Cateno De Luca che stanzia 20 milioni per la città di Messina per la realizzazione di interventi a combattere l’emergenza idrica.

Soddisfatto del voto il deputato di Sicilia Vera, che afferma che “si avvia a soluzione finalmente la vergognosa vicenda dell’acqua prelevata a Fiumefreddo e poi portata a Messina con oltre 70 km di condotta. Un meccanismo costosissimo, ormai per altro fatiscente per i continui smottamenti e la carenza di manutenzione”.

Il medesimo De Luca aveva ottenuto un altro risultato. “A favore dei Comuni siciliani e della possibilità che questi possano realizzare interventi di programmazione e pianificazione del territorio. Ancora un voto all’unanimità dei componenti della Commissione Bilancio con il pieno sostegno del Governo, tutti evidentemente convinti della necessità di superare la logica degli schieramenti”. La commissione ha apporovato il suo emendamento che ha stanziato 9,5 mln di Euro per la redazione dei Piani Regolatori Generali e 4,5 mln per la redazione dei Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo.

“In questo modo – spiega De Luca – si fornisce agli Enti Locali un importante sostegno alla pianificazione, che è il presupposto di qualsiasi intervento volto a tutelare, riqualificare e valorizzare il territorio in un quadro armonico.”

Dall’opposizione piovono altre critiche. Dopo il taglio alla cultura, i siciliani rischiano di fare i conti con un’altra pesante sforbiciata in Finanziaria che potrebbe mettere in forse la sicurezza dei centri abitati: quella che, grazie ad un emendamento del governo,  porta da 15 a 10 milioni di euro la dotazione per interventi di manutenzione ordinaria, urgenza e somma urgenza.

“In soldoni – dicono – i deputati Di Paola e Zafarana del M5S – si toglie linfa vitale alla pulizia degli argini di fiumi e torrenti, spianando la strada a potenziali alluvioni e disastri.  La storia, anche recente, evidentemente insegna poco o nulla, la Sicilia si lecca ancora le ferite per disastri idrogeologici soprattutto nel Messinese. Una volta tanto cerchiamo di prevenirli i disastri, non di correre ai ripari quando il danno è fatto”.

“Cercheremo di porre rimedio a questo scellerato taglio in Aula – concludono i due deputati – presentando un emendamento soppressivo”.

Ieri erano saltati i fondi per i bagnini e il servizio di salvataggio nelle spiagge libere

Soddisfatto, invece, il Pd “La commissione Bilancio ha approvato un nostro emendamento all’articolo 19 della finanziaria che prevede di utilizzare prioritariamente lavoratori forestali, personale Esa e dei Consorzi di bonifica per la manutenzione dei corsi fluviali,  in modo da evitare il ricorso ad appalti esterni”. Lo dice Giuseppe Lupo, presidente del gruppo PD, insieme con i parlamentari Antonello Cracolici, Baldo Gucciardi e Luca Sammartino, a proposito della manovra economica in esame alla commissione Bilancio dell’Ars

“L’articolo 19 – proseguono i parlamentari PD – prevede lo stanziamento di 15 milioni di euro per la manutenzione dei corsi fluviali, che rappresenta un’azione importantissima contro il dissesto idrogeologico. Riproporremo comunque in aula un emendamento affinché questa attività  venga affidata in via esclusiva a lavoratori forestali, Esa e dei Consorzi di bonifica in modo da valorizzare il personale interno e poter utilizzare questi fondi per la manutenzione e la tutela del territorio”.

Il percorso seguente è già stabilito. Adesso i documenti verranno coordinati e trasmessi alla Presidenza per approdare a Sala d’Ercole lunedì 23 aprile, alle 12. Fino a martedì 24 aprile si potranno presentare gli emendamenti e alle 14 inizierà l’esame in Aula. Nella seduta di martedì pomeriggio, dopo aver incardinato la manova, si passerà alla discussione generale e poi i lavori verranno sospesi per riprendere giovedì 26 alle 10 per proseguire fino alle 22. Dall’indomani, 27 aprile, Sala d’Ercole si riunirà a partire dalle 9 ad oltranza ogni giorno, compresi sabato e domenica, ma mai oltre le 22.

L’approvazione della manovra, secondo il calendario, dovrà arrivare entro le 22 di domenica 29 aprile, con un giorno di anticipo rispetto alla scadenza ultima prevista per legge alla mezzanotte del 30 aprile. Una cosa possibile se il clima di collaborazione che si è registrato anche fra maggioranza e opposizione in commissione verrà mantenuto anche in aula.

Articoli correlati