Hanno scioperato oggi gli operai del passante ferroviario, scesi in corteo stamattina dalla stazione Notarbartolo alla sede dell’assessorato regionale Infrastrutture per chiedere lo stop ai licenziamenti e il proseguimento del cantiere. I sindacati degli edili Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil al termine della manifestazione hanno incontrato il dirigente generale dell’assessorato Fulvio Bellomo.

“L’assessorato, dopo aver parlato con Rfi e Sis, ha concordato con l’ispettorato al Lavoro la proroga della procedura per i licenziamenti, che scadeva il 24 maggio – dichiarano i segretari generali di Feneal Uil Ignazio Baudo, Filca Cisl Paolo D’Anca e Fillea Cgil Francesco Piastra – In questo modo ci sarà il tempo di organizzare un incontro all’assessorato con Comune, Rfi e Sis per ragionare sul proseguimento del passante. Anche per la Regione è fondamentale che si definisca l’opera, il contratto di programma sottoscritto con Rfi senza il completamento del passante ferroviario e del raddoppio del binario per Punta Raisi resterebbe un’opera monca”.

Solidarietà ai lavoratori che oggi sono scesi in piazza per dire no ai licenziamenti e una richiesta forte perché il passante ferroviario venga portato a termine è stata avanzata dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Palermo proccupati dalla possibilità che l’opera del passante ferroviario resti un’incompiuta. “Il passante è un’opera fondamentale di cui Palermo non può fare a meno per definire quel sistema urbano dei trasporti essenziale per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Un sistema che va integrato con le altre opere già in corso e quelle in via di realizzazione, dall’anello ferroviario ai nuovi binari del tram – dichiarano i segretari generali di Cgil Palermo Enzo Campo, Cisl Palermo e Trapani Leonardo La Piana e Uil Palermo Gianni Borrelli – L’opera deve andare avanti. Serve subito un accordo per scongiurare i licenziamenti collettivi dei lavoratori e far proseguire il cantiere evitando rallentamenti e sospensioni dei lavori ingiustificati”.

“Nel settore dell’edilizia il trend continua a essere negativo, tanti cantieri annunciati non vengono aperti, quelli aperti vanno a rilento e c’è il rischio di troppe incompiute – aggiungono i tre segretari – Il cantiere della Bolognetta-Lercara viaggia con un ritardo di un anno. E tra le altre opere ferme c’è il raddoppio Ogliastrillo-Castelbuono. Secondo i dati Urega, tra la provincia di Palermo e il Comune non si riescono a definire gare per appalti di opere pubbliche per un valore che ammonta a circa 30 milioni di euro. Bisogna lavorare per cambiare questa situazione e per dare garanzie occupazionali ai lavoratori”.