“La scorta a Antonello Montante è stata tolta, da tempo ne è sprovvisto”. Lo precisa una fonte qualificata all’ANSA sull’ex presidente di Sicindustria in carcere con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione.

Viene meno uno dei fronti di polemica emersi dopo l’arresto dell’ex presidente di Sicindustria prima posto ai domiciliari e ora in carcere.

Restano aperti altri due fonti di polemica. Da un lato la richiesta revoa dell’incarico di Presidente della Camera di Commercio per il quale dalla Presidenza della Regione fanno sapere che non è prevista la rimozione e non si potrà far nulla a meno che non si dimetta la maggioranza del Consiglio camerale.

L’altra polemica riguarda l’esistenza, mssa ora in dubbio, della storica fabbrica di biciclette Montante a Serradifalco che l’industriale avrebbe ereditato e dalla quale sarebbe iniziato tutto.

La scorta a Montante, sottolinea la fonte, “è stata dismessa poco dopo il primo arresto”. L’inchiesta della Procura di Caltanissetta proseguirà la prossima settimana con gli interrogatori, tra gli altri, dell’ex presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, e degli ex assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello.

L’ex governatore, indagato per finanziamento illecito dei partiti e concorso in associazione a delinquere finalizzato alla corruzione, per avere nominato in Giunta due assessori sponsorizzati dall’imprenditore, sarà sentito lunedì prossimo. Sarà interrogato anche il presidente di Sicindustria, Giuseppe Catanzaro, anche lui indagato nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto ‘sistema Montante’, che quattro giorni fa si è autosospeso dalla carica ricoperta nell’Associazione.