È polemica sul finanziamento aggiuntivo di 30 mila euro concesso in tempi strettissimi alla Agnus Dei nell’ambito del Nation Award di Taormina. La vicenda è sbarcata all’Ars, grazie alla capogruppo del M5S, che ha presentato una interrogazione diretta al presidente della Regione, Musumeci, e all’assessore per i Beni culturali, Tusa, per chiarire i contorni di quelli che la deputata definisce una vicenda “a dir poco opaca”.

Alla società è stato concesso in appena 2 giorni dal Parco Archeologico di Naxos la somma aggiuntiva di 30 mila euro, previa nota dell’assessore ai Beni culturali che il 9 luglio scorso invitava l’Ente Parco a verificare finanziariamente la possibilità di accoglimento dell’istanza prodotta qualche ora prima dall’Agnus Dei, utilizzando le risorse del bilancio del Parco come patrocinio della Regione Siciliana.

“E’ una faccenda opaca – afferma la deputata – a cui vogliamo andare a fondo. Stupisce l’azione-lampo di una Regione, che solitamente brilla per la sua insopportabile lentezza e in vicende molto più pressanti e urgenti. È normale che l’assessorato si impegni per fornire finanziamenti pubblici, nel giro di poche ore, per coprire il rischio d’impresa di un organizzatore privato? Secondo noi no. Anche per il rispetto dovuto a tutti i soggetti che lavorano nello stesso campo e non possono contare su alcun aiuto economico pubblico. Vogliano solo sperare che la decisione di aiutare economicamente gli organizzatori non abbia nulla a che vedere con gli ospiti politici della kermesse, tutti appartenenti alla stessa coalizione politica del governo regionale”.

L’interrogazione mura a capire “se sia prassi dell’assessorato intervenire economicamente a sostegno di organizzatori privati che si rendano conto, in corso d’opera, di non riuscire a coprire finanziariamente le proprie spese organizzative, se e quali siano le motivazioni per le quali si sia deciso di intervenire economicamente a sostegno dell’ Agnus Dei”, e, infine, “con quali modalità l’Ente Parco Archeologico di Naxos ritenga di poter verificare, il rispetto della prescrizione che prevedeva l’inserimento in tutti gli atti, manifesti, opuscoli, iniziative pubblicitarie, della nota o del logo riportante il patrocinio del Parco Archeologico di Naxos”.

Sulla vicenda si è espresso anche il deputato regionale Antonio De Luca che sulla vicenda ha denunciato il fatto nel corso di un intervento a sala d’Ercole, chiedendo all’assessore di rendere conto della vicenda e al presidente Musumeci di adottare gli opportuni provvedimenti nei confronti del suo assessore e del direttore del parco.

“È vergognoso – ha detto – apprendere che questo governo e i suoi assessori consentano l’elargizione di prebende ad associazioni private per la realizzazione di spettacoli non inseriti in cartellone, che di norma sono interamente a carico degli organizzatori, in una fase storica in cui non si riescono a garantire neppure i servizi minimi sanitari, quali quelli ai disabili. Non è questo il modo corretto di gestire le risorse pubbliche, valuteremo se mandare le carte alla Procura e alla Corte dei Conti”.