E’ stata condannata a 18 anni di carcere per avere ucciso un vicino di casa ferendo il fratello. Il giudice Fabrizio Anfuso ha condannato la ventunenne Alessandra Ballarò, a 18 anni di carcere . L’accusa aveva chiesto per l’imputata l’ergastolo per l’accusa di omicidio aggravato dai futili motivi.

I fatti risalgono al 7 ottobre scorso, quando una piazzetta dell’Arenella si trasformò nel teatro di un omicidio. Dopo l’ennesima lite fra i due gruppi familiari, scatenato dall’acquisto di un immobile, Alessandra Ballarò rientrò di corsa in casa e impugnò una pistola.

Quindi aprì il fuoco uccidendo Leonardo Bua e colpendo il fratello Giuseppe al fianco.

Gli investigatori della Squadra Mobile e della Scientifica, terminati i primi rilievi, si sono resi conto che in un vaso posizionato nel balcone di casa dei Ballarò c’erano dei fori sospetti.

Uno di quei buchi serviva a nascondere la telecamera di un sistema di videosorveglianza che la famiglia installò proprio per i precedenti scontri con i Bua.

Proprio quelle immagini incastrarono la giovane omicida, che ha confessato la propria responsabilità e la dinamica dei fatti, sottolineando il fatto che fosse stata “spinta” dal senso di protezione nei confronti del padre.

L’arma non è stata più ritrovata poiché il fratello della giovane Alessandra, che ha patteggiato 2 anni per la detenzione illegale della pistola, si prese l’incarico di farla sparire, probabilmente dopo averla lanciata in mare.