“Mi riesce difficile francamente capire a cosa si riferisce il Sindaco Orlando quando parla di ‘sciacallaggio’ riferendosi ai parlamentari nazionali, regionali ed ai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di Palermo, che sollecitano sopralluoghi tecnici sui due ponti Corleone e Oreto, che collegano la città con il resto della Sicilia orientale.

In questi giorni è come se fossimo tutti lì, noi palermitani, sul ciglio di quei due ponti dai quali negli anni passati qualche povero disperato ha anche deciso di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto. Siamo bloccati e attoniti, con gli occhi e la bocca spalancati sul vuoto che ci sta davanti.

Siamo così noi palermitani, che improvvisamente ci svegliamo dopo che ci siamo accorti del pericolo imminente. Siamo proprio così: ozianti prima, allarmati poi e spiazzati dopo”. Lo dice Giorgio Trizzino deputato nazionale del movimento Cinque Stelle in un lungo post su Facebook.

“Sarà un mio limite, ma stento a comprendere il modo con cui è stata governata la nostra città in questi ultimi anni e mi riesce più difficile comprendere le motivazioni per cui è stata rinnovata la fiducia in chi ha dimostrato di non essere in grado di dare risposta alle emergenze in cui quotidianamente viviamo.

Ma la verità è che siamo diventati incapaci di indignarci, persino davanti all’evidenza. Perché se dobbiamo dirla tutta, come per il ponte crollato a Genova, una spiegazione dovrà pur esserci se certe nefandezze cittadine nostrane, qui a Palermo, continuiamo a tollerarle, nella loro immobile, perenne, immutabile, scellerata vergogna. E solo perché oggi siamo tutti gli abitanti di Palermo (e non solo i parlamentari del M5S), a temere che qualcosa di simile possa accadere improvvisamente per il ponte del fiume Oreto o per il ponte Corleone, ecco che il Sindaco Orlando e l’Assessore Arcuri ci accusano di sciacallaggio.

La realtà è che il nostro inconsapevole fatalismo ha trovato terreno fertile trasformandosi in omissione colpevole da parte di chi ci governa da tanti anni. Colpevole, si, perché chi veglia sulla vita e sulla salute di tanti cittadini intorpiditi non può permettersi a sua volta nessun torpore.

Colpevole, perché questo stesso torpore epidemico, che accomuna cittadini e – colpevolmente – governanti, fa coppia sistematicamente con l’improvviso, spiazzato, addolorato stupore di quando ci troviamo davanti alla palazzina crollata, alla strada sprofondata nei suoi stessi squarci da caverna sotterranea, all’esondazione improvvisa e inaspettata del fiume sotterraneo, come il Papireto, qualche tempo fa, a ricordarci quale terra, bellissima e ignorata, in realtà abbiamo la fortuna di abitare, dopo aver trasformato il bello in una enorme mina anti-uomo, pronta ad esplodere da un momento all’altro.

A tutti possono essere concesse dimenticanze e omissioni; a tutti, anche ai più ignoranti, ai piccoli di questa città martoriata; a tutti. Ma assolutamente non a chi non può e non deve, perché di questa città è stato chiamato a far da custode.

In un momento in cui la politica sembra poter fare a meno delle idee, diventa notizia ogni iniziativa volta a tutelare i reali interessi dei cittadini. Ed ecco perché il M5S è oggetto di continui e pervicaci attacchi che provengono da ogni parte. Noi Palermitani finalmente dobbiamo imparare ad urlare contro chi, intorpidito anche lui, non ha saputo governare la materia, non ha saputo cambiare la storia di questa città, non ha saputo sorvegliare e provvedere.

“Non l’ha saputo fare”, contrariamente a quanto lui stesso ebbe a dirci, tempo fa.

“Non l’ha saputo fare”… quando per risolvere la congestione automobilistica più famosa d’Italia ha pensato di approntare linee tramviarie di dubbia utilità strategica, lasciando immutata la congestione del traffico e la nube di ozono che ci sovrasta e scoprendo che la copertura economica per la sua gestione ordinaria ha aperto delle voragini impressionanti e insostenibili nel bilancio comunale. Perché insostenibili? Come mai insostenibili? E forse è per questo che ci siamo anche assuefatti alla bellezza sfolgorante del nostro patrimonio artistico e architettonico, nell’unicità assoluta e affascinante di un centro storico carico di storia e di bellezza, che, nel momento di una possibile consacrazione universale e internazionale, “Palermo, capitale della cultura 2018”, vede il fallimento di timide iniziative che avvengono in sordina, il flop di mille micro-eventi, ignorati dai più, quasi dimenticando che la parola “cultura” si deve abbinare obbligatoriamente, nel nostro caso, alla parola “popolare”. Ma così non è stato. E siamo lì, tutti su quel ciglio pericolante di un ponte crollato. Tutti lì a correre l’ultimo pericolo, di finire noi stessi nel crollo definitivo della nostra città.

Tutti lì a chiamarci, perché è ora il momento di tenerci per mano e di dare spazio non più al lamento scomposto e inefficace, ma alla più sana indignazione, l’energetica spinta al rinnovamento vero, totale, vitale. È la storia a chiedercelo con forza, perché la pagina va girata, a volte in modo naturale, a volte con degli spintoni”.

Ulteriormente, il gruppo consiliare cinquestelle di Palermo sull’argomento ha aggiunto:
“Il il gruppo Consiliare del M5S di Palermo non ha certo oziato, ma lavora con impegno da mesi, insieme ai tanti preziosi attivisti e cittadini, per portare all’attenzione che merita la sicurezza dei ponti palermitani, denunciano la colpevole indifferenza dell’amministrazione comunale davanti alle drammatiche condizioni strutturali dei 2 ponti sul fiume Oreto. Il 24 marzo scorso tramite pec il gruppo Consiliare del M5S ha inoltrato una richiesta di urgente verifica e intervento, che vista la superficialità e l’immobilismo dell’amministrazione comunale, è stata indirizzata al Comando dei Vigili del Fuoco, al Dipartimento della Protezione Civile, al Genio Civile e per conoscenza anche alla Procura della Repubblica e che ha portato al primo intervento per quanto palliativo concluso nelle settimane scorse. Il gruppo Consiliare del M5S ha chiesto, e più volte sollecitato, copie di relazioni, indagini, documenti e atti, che permettessero di ricostruire con esattezza l’attività di controllo e manutenzione dell’ultimo ventennio, ma l’Amministrazione comunale, che probabilmente ha colpe da nascondere, ha negato e continua a negare da mesi.
Il 31 luglio il gruppo Consiliare del M5S ha effettuato un sopralluogo sul ponte Oreto e denunciato lo stato di grave degrado evidente emerso. Stiamo continuando il lavoro serio degli ultimi mesi, affinché la giusta attenzione che in questi giorni tutto il Paese riserva al tema della sicurezza delle infrastrutture, possa imporre al sindaco Orlando di ascoltare le richieste che il gruppo Consiliare del M5S porta avanti da mesi nel bene della comunità e rappresentando le preoccupazioni e le segnalazioni di una (per fortuna) sempre ampia e attenta porzione di cittadini palermitani”.

“Nei prossimi giorni, in occasione della pubblicazione di importanti gare d’appalto, cui si è lavorato negli ultimi mesi -dichiarano il Sindaco, Leoluca Orlando e l’Assessore alla Rigenerazione Urbanistica e Urbana, Emilio Arcuri – terremo una conferenza stampa per ricordare e descrivere quanto fatto dal 2013 ad oggi, in termini di ricerca fondi, progettazione ed esecuzione, materiale di lavori per la sicurezza.

A dimostrazione del fatto che le parole di oggi hanno come unico obiettivo la sterile polemica, sta il fatto che si torna ancora a parlare con toni catastrofisti del ponte Corleone, dimenticando che proprio su quel ponte sono già stati eseguiti pochi giorni fa i primi interventi relativi alla sicurezza e che altri sono già finanziati e programmati”.

“Dopo i fatti di Genova – commentano Orlando ed Arcuri – ci saremmo aspettati che gli atti di sciacallaggio in chiave elettorale sul tema della sicurezza dei ponti da parte del Movimento 5 Stelle avessero finalmente fine. Dobbiamo purtroppo ricrederci, registrando che da parte di costoro non vi è traccia di alcuna dignità, né capacità di rispettoso silenzio e assunzione di responsabilità politica per i propri sciagurati comportamenti e le proprie sciagurate dichiarazioni”.