Via libera alle stabilizzazioni anche all’asp di Palermo l’azienda sanitara con forse il maggior numero di precari fra le nove provinciali e per questo con un percorso più lungo di altri realtà. Nella Sicilia che è stata tra le prime Regioni d’Italia ad avviare il percorso delle stabilizzazioni applicando di fatto la Legge Madia, si procede anche per salvaguardare gli Lsu di Palermo.

In particolare, in ambito sanitario, nel percorso di stabilizzazione è stato significativo il ruolo attivo e di chiarimento applicativo della normativa da parte dell’Assessorato alla Salute. Dal gennaio 2018 ad oggi, sono stati stabilizzati circa duemilatrecento aventi diritto.  Ed ora si ‘mette mano’ alla realtà più critica.

“Come ha sempre chiesto il presidente della Regione, anche nel caso degli ex Lsu dell’Asp di Palermo, abbiamo preferito lavorare nel silenzio del dovere. E ciò a maggior ragione nella consapevolezza che si tratta di una delle vicende simbolo del precariato in Sicilia e nel palermitano” dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“L’Asp di Palermo ha proposto un cronoprogramma che avvia da subito un bando per la stabilizzazione di 94 dipendenti ed è pronta, inoltre, ad un ulteriore bando i altri lavoratori mediante le procedure previste dall’art. 20, comma 2, della Legge Madia. Si prevedono poi diverse misure in grado di valorizzare l’esperienza professionale acquisita in questi anni dagli ex Lsu. Ciò consentirà di procedere alla proroga dei contratti fino 2020 per tutti i lavoratori del bacino – prosegue Razza –. Secondo le richieste avanzate anche dalle organizzazioni sindacali, si prevedono dei percorsi di riqualificazione in OSS per alcuni lavoratori e l’utilizzo del piano di prepensionamenti dell’Asp per un ulteriore processo di integrazione”.

Razza chiarisce di avere “offerto la disponibilità ad un confronto serrato con l’Azienda e la rappresentanza dei lavoratori per definire un piano globale per l’intero bacino, ma aver individuato un percorso normativamente corretto per garantire la prosecuzione dei contratti fino al 31 dicembre 2020 è il presupposto indispensabile per definire una vicenda che si porta avanti da troppi anni”.

“Ricordo a tutti – conclude l’assessore alla Salute – lo sforzo che il governo Musumeci sta portando avanti sul personale sanitario è concreto. Dobbiamo muoverci nelle regole e offrire processi di salvaguardia dei livelli occupazionali che stiano dentro le regole. Siamo anche pronti a richiedere l’intervento di una norma, ma vogliamo intanto salvaguardare i diritti dei lavoratori a legislazione vigente”.

“In sinergia con l’assessore Razza – dice il direttore generale dell’Asp di Palermo, Antonio Candela – abbiamo avviato un percorso concreto e fattivo finalizzato a valorizzare il patrimonio del personale dipendente a tempo determinato. C’è una piena condivisione degli obiettivi, che hanno come unico scopo di dare stabilità e continuità ai lavoratori, attraverso una serie di azioni che costituiscono un grande passo in avanti verso la soluzione di un problema storico”.

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