A partire da giorno 17 dicembre 2018 alle ore 9.00, Sit in permanente giorno e notte in piazza Indipendenza.

E’ l’annuncio dei lavoraori della Formazione professionale che fra una settimana inizieranno la nuova fase della loro protesta.

“Le promesse non sono commestibili! Non ci interessano i loro tempi, non coincidono con la necessità del vivere quotidiano dei lavoratori – scrivono in ina nota di annuncio della protesta -. Datevi una mossa! Vogliamo subito il tavolo di confronto istituzionale tra il ministro e il presidente, funzionale alla soluzione della fame di tutti come annunciato con titoli roboanti. Non si prendono in giro lavoratori ridotti allo stremo, è scorretto e misero”.
La nuova forma di protesta vedrà anche manifestanbti che indossano una maschera a simboleggiare uomini e donne senza volto. sarà la rivolta civile de #gliinvisibili

E avvicinandosi alla protesta la storia animatrice della protesta degli ex sportellistiu, Adriana Vitale, scrive una seconda (qui la prima) lettera aperta al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio

“Ho già scritto una missiva molto garbata indirizzata alla sua persona, certamente pervenuta, e alla quale non ha inteso dare alcuna risposta. Ci siamo rivolti a Lei, come ultima spiaggia dopo essere stati delusi dalla politica Siciliana, credendo che Lei e il movimento che rappresenta foste diversi. Vede Signor Ministro, è da cinque anni che in Sicilia ci prendono sistematicamente in giro, evidentemente non soddisfatti e per non farci mancare nulla, siamo venuti a Roma, giusto per darLe modo di non essere da meno nel gioco di chi è capace di prendere più in giro degli altri. Anche queste sono soddisfazione se arrivano dai piani alti delle istituzioni, roba da primato! Avrebbe potuto dirci che il nostro è un problema siciliano, anche se in effetti essendo italiani siamo un problema di tutti. Dicevo che avrebbe potuto allargarci le braccia e non lasciarci intendere che avrebbe dato soluzione al nostro dramma, il dramma della negazione della normalità di una vita dignitosa. Ha promesso e ha ratificato la sua promessa in collaborazione con le istituzioni siciliane attraverso il sito del ministero, da allora il nulla, da allora è passata tanta acqua sotto i ponti, anzi vere e proprie alluvioni”.

“Cos’è successo? Perché nessun passo avanti è stato fatto? E dire che anche il Presidente ha aderito e pure sollecitato. Cosa dobbiamo pensare? Che siete tutti uguali? Ci dia un motivo per credere che siete il governo del cambiamento, perché di cambiamento le nostre famiglie non hanno visto nulla, anzi hanno toccato il fondo del peggioramento. Ogni giorno che Dio ci concede è solo, ormai, la lotta per portare un tozzo di pane anche duro a casa, spesso neppure quello. Pensavamo che avesse compreso per intero il dramma, evidentemente non siamo stati efficaci, un difetto di comunicazione ascrivibile ad una nostra precisa responsabilità, avremmo dovuto piangere e fare le vittime, ma abbiamo un difetto, il difetto della dignità”.

E alla fine anche la stoccata: “Non potendo più scrivere che sono certa di un suo tempestivo riscontro, mi limito a inviare i saluti”.