“Ci dispiace che Teresa Piccione abbia deciso di ritirare la propria candidatura alla segreteria regionale del Partito Democratico perché non solo così facendo impedisce il normale confronto interno al partito stesso, ma anche perché a questa scelta ha deciso di accompagnare tutta una serie di insulti che feriscono l’intero Pd”.

Lo dichiarano i parlamentari regionali del Pd all’Ars, Luca Sammartino, Michele Catanzaro, Nello Dipasquale, Francesco De Domenico, Luisa Lantieri e Giovanni Cafeo commentando la notizia del ritiro di Teresa Piccione dalla corsa alle primarie siciliane.

“Nelle ultime settimane – aggiungono i deputati del Pd – Teresa Piccione, anziché favorire il dibattito, ha preferito alimentare le contrapposizioni in alcuni territori, permettendo lo svolgersi dei congressi provinciali nonostante non fosse possibile e a confermarlo è dovuta intervenire, fermandoli, la commissione nazionale di garanzia del Pd che, quindi, ha dato ragione al candidato alla segreteria regionale Davide Faraone. Teresa Piccione, dunque, invece di ritirarsi e tentare di cercare una sintesi ha preferito ‘avvelenare i pozzi’: forse quando si è resa conto che, mentre il consenso nei confronti di Faraone cresceva giorno dopo giorno, così non era nei suoi confronti e prevedendo una sonora sconfitta ha optato per le offese e le accuse infondate”.

“Ritirarsi da una competizione di questo tipo – continuano – è assolutamente legittimo, ma diventa scorretto quando lo si fa con l’unico obiettivo di denigrare l’avversario”.

“Stigmatizziamo questo comportamento lesivo e dannoso per tutto il Partito Democratico – concludono – perché non accettare il confronto, abbandonare il campo e, addirittura, tagliare il pallone, non risponde per niente ai principi base della politica cui facciamo riferimento”.