E’ passato un anno, anzi qualcosa in più, dall’insediamento dell’Assemblea regionale siciliana. Un anno difficile durante il quale il Governo ha dovuto fronteggiare emergenze su emergenze e l’Ars non ha brillato per produzione normativa e linearità delle sue approvazioni. Non per questioni di gestione dell’aula o per convocazione delle sedute. Il dato essenziale è che il governo Musumeci non ha una maggioranza in Parlamento e nemmeno in alcune commissioni e dunque qualsiasi provvedimento arrivi davanti ai 70 deputati o a una parte di essi, deve affrontare un iter travagliato che spesso costringe a sospensioni, revisioni e in più di un caso passa attraverso bocciature ‘politiche’ che rallentano i processi di scelta.

Una situazione nella quale deve districarsi il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che conta su una esperienza maturata in una precedente presidenza anche se gli equilibri di oggi sono molto diversi.

Presidente Miccichè a distanza di un anno si può tirare un bilancio dell’attività di questo Parlamento?

Intanto mi fa piacere e mi preme sottolineare come per la prima volta dopo un anno ci sono ancora seduti sugli scranni gli stessi deputati con i quali l’Assemblea era partita. Sembra una banalità ma non lo è. Fino alla passata legislatura abbiamo registrato problemi etici importanti che hanno portato deputati a dimettersi o ad essere rimossi dai loro incarichi per incompatibilità di incarichi, di legge e tanto altro. Oggi sembra improvvisamente cambiato il mondo e non uno solo dei 70 che si sono insediati è stato sostituito. E’ la prima importante differenza rispetto al passato che sottolineo con forza e grande enfasi anche perchè certo non è merito mio.

Si ma pensa che questo basti?

E’ un segnale importante e da sottolineare. Ma c’è una seconda cosa da dire. E’ la prima Assemblea nella storia siciliana che ci si trova a gestire un’Aula con un Governo che non ha maggioranza. E’ già successo in passato a metà o comunque durante la legislatura. Questo Governo non ha mai avuto la maggioranza fin dal suo insediamento. E’ nato senza una maggioranza parlamentare e sta continuando a lavorare senza una maggioranza. E’ la prima volta che questa cosa succede in partenza, la conseguenza è una Assemblea che deve fare i conti col quotidiano. Altri governi facevano le loro strategie, si andava in Aula e si votava. Adesso occorre sempre e comunque trovare la condivisione di qualcun’altro.

In questo clima è abbastanza certo che non si arriverà a fare bilancio e Finanziaria entro fine anno come lei stesso ha confermato due giorni fa proprio a BlogSicilia ma c’è anche altro in tema economico finanziario. L’iter delle variazioni di bilancio ad esempio si è fermato molte volte

Come le ho detto qualche giorno fa speriamo di non ricorrere all’esercizio provvisorio. Potremmo arrivarci ad approvare i documenti economici finanziari entro il 20 gennaio se gli uffici del bilancio fanno le cose bene. Troppo spesso purtroppo questo non è accaduto. Durante il dibattito sulle variazioni di bilancio a cui lei faceva riferimento, ad esempio, è venuto fuori che la struttura degli uffici del bilancio della Regione è insufficiente. Non si può che dare ragione a quei deputati che hanno lamentato in aula questo deficit.

Dunque i tanti guai a cui abbiamo assistito secondo lei dipendono dai funzionari del Bilancio?

Vede io non mi stancherò mai di ripetere sempre le stesse cose: blocco delle assunzioni, limiti degli stipendi, prepensionamenti bloccano l’attivita. Mi spiego meglio: oggi trovare gente brava e motivata è difficile. In più hai anche il blocco delle assunzioni quindi ammesso che ne trovi uno non lo puoi assumere. Se poi ne hai uno bravo non lo puoi fare crescere e lo devi lasciare sempre nel livello dove era prima. Insomma l’amministrazione fa l’opposto di quello che si dovrebbe fare in una azienda per garantire efficienza e crescita. Purtroppo le norme che sono state fatte sono l’opposto di quello che servirebbe.

Ma visto che è la Regione che fa le leggi, perchè non modifica queste disposizioni se è veramente questo il problema?

Ho proposto di abolire questo vincolo che è una cosa folle. Mi auguro che il Governo lo comprenda. Se la Regione non si rende conto che deve eliminare questo blocco delle assunzioni non riusciremo a migliorare la situazione, Secondo me andrebbe fatto un concorso alla Regione per almeno mille persone, mille laureati in materie specifiche.
Non facciamoci confondere da quelli che fanno le trasmissioni anti Sicilia sostenendo che abbiamo una marea di personale.
Ancora questi signori continuano a giocare con l’equivoco anti meridionalista e contro la Sicilia prendendo in giro il mondo intero. I Forestali, il personale delle motorizzazioni, delle condotte agrarie, delle sovrintendenze ecc ecc… in tutte le altre regioni sono a carico dello Stato mentre qui sono a carico della Sicilia.
L’altro giorno Crozza, solo per fare un esempio, ha fatto il paragone fra i settemila della Lombardia e i 27mila della Sicilia. Caro Crozza di questi 27mila, 22mila dovrebbero essere dello Stato. Noi li paghiamo e quindi abbiamo oltre il danno anche la beffa.

 

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