Con un ricorso presentato, stamani, alla commissione regionale di garanzia del Pd, presieduta da Giovanni Bruno, gli esponenti dem Vincenzo Lo Re, Agata Teresi, Franco Nuccio e Domenico Pirrone (membri della commissione regionale per il congresso) chiedono di dichiarare “nulla” la comunicazione dell’elezione di Davide Faraone a segretario del partito siciliano e “fuori termine” la presentazione delle liste con i 180 candidati all’Assemblea regionale.

Nel ricorso, gli esponenti dem contestano al presidente della commissione regionale per il congresso, Fausto Raciti, di avere violato le procedure che erano state stabilite per l’acquisizione delle liste con i candidati all’Assemblea regionale del partito. In particolare, si rileva, che gli elenchi sarebbero stati depositati oltre le ore 15 del 13 dicembre, scadenza fissata per delibera e prorogata alla 20, secondo i ricorrenti, in modo arbitrario dal presidente Raciti. E ancora: Raciti, adducendo motivi di privacy, avrebbe negato le liste alla commissione per il congresso che avrebbe dovuto accertarne i requisiti. Inoltre, si legge nel ricorso, la proclamazione del segretario spetta all’Assemblea e Raciti non avrebbe potuto nemmeno procedere, come ha fatto, alla comunicazione del nome del nuovo segretario. Il ricorso sarà esaminato nei prossimi giorni.

“Da quanto ci risulta hanno presentato ricorso avverso un verbale approvato e sottoscritto anche da loro. Siamo alle comiche, è come dire che hanno presentato ricorso contro loro stessi. In ogni caso rimaniamo rispettosi degli organismi del partito in carica”. Così Antonio Rubino che per le primarie correva in tickt con Davide Faraone.

Un secondo ricorso alla commissione regionale di garanzia è stato presentato dall’esponente dem Antonio Ferrante. Nel ricorso si contesta il regolamento regionale, deliberato dalla direzione del partito lo scorso 25 ottobre “in violazione del regolamento quadro nazionale”, e di conseguenza tutti gli atti successivi.