Il Parco della Valle dei Templi è il primo sito archeologico italiano – e in assoluto il primo luogo culturale in Sicilia – a dotarsi di un rapporto di sostenibilità. Che permette di comprendere quale impatto ottiene un sito sull’ambiente circostante, in termini di ricaduta economica e (per la prima volta in assoluto in Italia) sociale e culturale, ma soprattutto consente di programmare e indirizzare gli interventi del futuro. Che vede insieme, sullo stesso piano, pubblico e privato: il Parco e chi gestisce i servizi e ha avviato un dialogo con il territorio. Un lavoro molto approfondito, condotto da CoopCulture che cura i servizi della Valle in ATI (MondoMostre, Skirà, Bluecoop, Ipacem, Cooperativa Archeologica), e realizzato dagli esperti di STRUTTURA attraverso centinaia di interviste ai visitatori del sito archeologico.

Un ulteriore passo avanti che consolida ulteriormente l’importanza del parco della valle dei tempi nel territorio che quest’anno sfiora 1 milione di visitatori raggiungendo così alcuni siti importanti italiani come la Venaria reale (1.039.657 nel 2017) e superando, per esempio, la Reggia di Caserta (838.654 nel 2017).

I numeri sono straordinari e permettono una radiografia a 360 gradi – riferita al 2017 – non solo del Parco e dei suoi visitatori, ma di tutto l’indotto del territorio agrigentino. Il visitatore medio (italiano, giovane, spesso laureato) ha un indice di gradimento molto alto – 8,64 su un punteggio massimo di 10 – e l’86% dichiara di voler ritornare per ulteriori visite che comprendano anche altri siti. Il Parco ha registrato entrate – nel 2017 – che superano i 5 milioni e mezzo di euro, di cui 4 milioni e 600 mila euro solo dalla vendita dei biglietti; in un contesto che invece registra una decrescita del turismo sul territorio di Agrigento (fonte ISTAT): 1.292.586 presenze turistiche nel 2015, diventano 1.036.316 del 2017. L’impatto di spesa è 2,64: ovvero ogni euro speso, ha una ricaduta di 2,64 euro. Il fatturato prodotto dai concessionari è stato di 2.580.000 euro a fronte di mezzo milione di investimenti e quasi un milione il valore delle forniture.

“Punteremo sui temi dell’accoglienza e della valorizzazione del paesaggio. Le albe verranno confermate, in estate il Parco non chiuderà mai. Annunciamo anche una grande mostra su “La costruzione del patrimonio monumentale in età classica e continueremo con le visite a cantiere aperto ai nuovi campi di scavo. Fin dalla sua istituzione la Valle dei Templi ha lavorato alla tutela, valorizzazione, promozione di politiche culturali per lo sviluppo non solo del sito, ma del territorio”, spiega il direttore del Parco Giuseppe Parello

“Professionalità e fiducia. Sono state queste le direttrici essenziali per avviare il nostro rapporto non soltanto con il Parco Valle dei Templi ma con tutto il territorio – spiega il direttore generale CoopCulture, Letizia Casuccio – Coopculture ha recepito le linee guida della politica culturale della direzione della Valle dei Templi, incentrate su efficienza dei servizi, valorizzazione del paesaggio, integrazione e accoglienza. La sinergia tra pubblico e privato qui al Parco, funziona sul serio, nel rispetto di ambiti diversi: è stata questa la ricetta vincente che ci porta quest’anno, 2018, a sfiorare il milione di visitatori”.

RAPPORTO DI SOSTENIBILITA’

Il Parco ha avviato nuovi cantieri di scavo e portato alla luce – nel solo 2017 – 3000 metri quadrati di siti preesistenti, ad iniziare dal Teatro Ellenistico di cui hanno parlato i giornali e le tv di tutto il mondo.

I visitatori del Parco della Valle dei Templi nel 2017 sono 857.333 (+31,6 % rispetto al 2016 che aveva già registrato un +15% rispetto al 2015). Sono stati potenziati i canali di informazione e relazione, e proposte ben 454 giornate di eventi al pubblico. Il Parco ha venduto 352 abbonamenti annuali per residenti per la partecipazione a visite, eventi, manifestazioni. Un unicum nel panorama del Sud Italia. E ha aperto le porte per centinaia di eventi che hanno registrato migliaia di visitatori, con una larghissima percentuale di residenti; senza contare il solo Mandorlo in Fiore che ha avuto 20 mila spettatori.

Sono stati venduti, in collaborazione con CoopCulture RTI, 700.743 biglietti, con un incremento del 45,9% del mese di luglio e di ben 56,4% nel mese di agosto e del 31,1% a settembre (mese di solito molto più basso come arrivi). Oltre 80 mila biglietti sono stati venduti per il giardino della Kolymbetra affidato al FAI e tolto dallo stato di degrado in cui versava. 31.553 scontrini sono stati emessi dal bookshop, 89.955 visitatori hanno frequentato la caffetteria, 11.729 sono stati trasportati dalle navette interne, 5478 hanno partecipato alle visite guidate e 34.098 si sono dotati di audio guide. Il parco ha coinvolto 2700 studenti in attività didattiche; ha partecipato a fiere internazionali, si è dotato di materiali di comunicazione (flyer, depliant, una newsletter), ha sistematizzato i rapporti con la stampa specializzata e non.

IL VISITATORE TIPO. Il visitatore tipo del Parco della Valle dei Templi ha tra i 26 e i 65 anni e un livello di istruzione medio alto. Equilibrato tra i sessi, con una lieve predominanza delle visitatrici (55%). E’ soprattutto italiano (49,50%) seguono i francesi (31%), i tedeschi (13%) poi gli altri Paesi europei. E’ quasi sempre un professionista (23%), seguono i pensionati (17%), gli impiegati del settore privato (13%9 e pubblico (10%). Visita il Parco per la prima volta anche se tendenzialmente già lo conosce o lo ha conosciuto attraverso i principali mezzi di comunicazione. Si ferma poco (una o due notti) nella provincia di Agrigento prevalentemente presso b&b o case in affitto (75%). Raggiunge il parco con un mezzo proprio e consuma almeno un pasto nei ristoranti della zona (54%). Il suo viaggio ad Agrigento è motivato soprattutto con la visita alla Valle dei Templi (61%), inserita spesso in un circuito che comprende più destinazioni turistiche siciliane (Palermo, Catania, Siracusa, ecc.). Se è straniero, il suo viaggio coinvolge almeno una delle principali città italiane (Roma, Napoli e Campania, Milano, Venezia). È molto soddisfatto dell’esperienza di fruizione e dei servizi collegati – punteggio 8,64 su un voto massimo di 10, con punte di gradimento per le visite guidate e i servizi di biglietteria – tanto da prevedere la possibilità di tornare (65%) e di recarsi in altri luoghi della cultura.

I NUMERI DEL PARCO. Nel 2017 il Parco della Valle dei Templi ha registrato entrate per 5.428.501,19 euro di cui 4.615.874,32 euro dalla vendita dei biglietti di ingresso; 4.281.858,90 euro arrivano da trasferimenti e contributi e 487.868,50 euro dalla concessione in uso dei beni culturali, dalle attività svolte all’interno del Parco e da concessioni di beni immobili.

I GIOVANI DEL PARCO. Il Parco della Valle dei Templi dedica grande attenzione al front-office: ad una call pubblica di reclutamento hanno risposto 2000 candidati e tra essi sono stati selezionati 43 operatori assunti a tempo indeterminato. Sono in maggioranza giovani under 30 e laureati, con una componente del 60% di donne. Nel loro insieme parlano 11 lingue, comprese arabo, russo, cinese e giapponese. Questi giovani sono il vero “biglietto da visita” non solo del Parco ma dell’intera Agrigento.

I MATERIALI A DISPOSIZIONE DEL VIAGGIATORE. Ad ogni visitatore la sua visita. Il Parco ha sviluppato programmi, viste guidate e materiali per adulti, singoli e in gruppo, famiglie con bambini,giovani, stranieri, stranieri immigrati e migranti. Da maggio 2017 sono disponibili audio guide in italiano, inglese, tedesco e francese, ma anche una guida introduttiva, realizzata da Skirà in 4 lingue, che comprende il Parco, il Museo archeologico “Pietro Griffo”, la Casa Natale di Pirandello e il sito archeologico di Eraclea Minoa. In aggiunta Mondo Mostre, azienda dell’RTI concessionario, è stata impegnata nella ideazione e nella realizzazione di mostre di arte contemporanea; percorso che nel 2018 ha portato alla grande esposizione internazionale di Jan Fabre.

ACCESSIBILITA’. Il Parco è perfettamente accessibile anche al pubblico disabile. L’RTI concessionario attraverso la cooperativa IPACEM ha attivato un servizio di navetta con auto elettriche, a basso impatto ambientale, che gratuitamente possono accompagnare il pubblico disabile anche per i percorsi del Parco solitamente non raggiungibili. Inoltre sono stati sistemati pannelli esplicativi per ipovedenti.

SERVIZI e BIGLIETTI. Dall’ingresso alla Valle fino alla zona biglietteria, è stato allestito un percorso con pannelli esplicativi multilingue sulle opportunità di visita all’interno del Parco e dei siti culturali del polo di Agrigento. I pannelli riportano anche il regolamento che disciplina le visite all’interno del Parco, la mappa dell’accessibilità (percorsi per disabili motori, non vedenti o ipovedenti, non udenti), gli itinerari, le diverse tipologie di biglietto in vendita. E’ stata avviata la biglietteria elettronica – primo sito istituzionale in assoluto in Sicilia – che dà la possibilità di acquistare on line biglietti e servizi e garantisce all’amministrazione un controllo continuo dei flussi. Ricordiamo che a luglio 2017 è stato aperto il terzo varco al Parco con biglietteria.

I PRODOTTI DIODOROS. Il Parco ha affidato a privati alcuni terreni agricoli demaniali, azzerando così i costi di gestione e manutenzione. Un ottimo esempio di best practice tra pubblico e privato: i prodotti coltivati (vino, grano, pistacchi, miele) sono stati selezionati anche per gli store Eataly in Italia e all’estero. E l’Ente Parco ha ampliato il partenariato creando un paniere di prodotti a marchio Diodoros.

GLI OBIETTIVI DEL PARCO. Quattro essenzialmente gli obiettivi del Parco Archeologico della Valle dei Templi: 1. Potenziare i punti di accesso ma anche i percorsi di visita. 2. Consentire una migliore fruizione delle aree del Parco interessate dai rinvenimenti più recenti, come il teatro e il quartiere ellenistico romano. 3. Trasformare il parco in strumento di valorizzazione dell’intero patrimonio culturale del territorio. 4. Potenziare le possibilità di fruizione e il coinvolgimento per il visitatore attraverso le nuove tecnologie.